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Cronaca

Ora legale: domenica 31 marzo lancette avanti di un'ora

Secondo il prof. Francesco Peverini, direttore scientifico della onlus 'Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno', le conseguenze dell'ora legale non sarebbero negative, anzi sono maggiori gli aspetti positivi

Ci siamo. Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo torna l'ora legale. Le lancette dell'orologio dovranno essere spostate avanti di un'ora. Gli italiani si troveranno così a dover fare i conti con il dormire un'ora in meno. La soluzione dell’ora legale, abolita ed inserita più volte, fu introdotta definitivamente per questioni di risparmio energetico nel 1966 e da allora alimenta un acceso dibattito sulla difficoltà di adeguarvisi e sul conseguente disturbo del sonno.

Il prof. Francesco Peverini, direttore scientifico della onlus 'Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno', ha però dichiarato che le conseguenze dell’ora legale possono pesare sui cittadini per due o tre notti, normalizzandosi poi nei giorni successivi. Ciò che invece ha portato un aumento dei disturbi del sonno sono ben altri fattori legati al lavoro, all’organizzazione cittadini e ai nuovi costumi, quale l’uso delle ore notturne per collegarsi alla Rete. Di contro, l’ora legale porta con sé più vantaggi che aspetti negativi. In primo luogo “‘intorno a noi, tutti si muovono e operano secondo le nuove condizioni orarie, facendoci così sentire nel sistema e non solitarie vittime del nuovo orario”, in secondo luogo poter disporre di 60 minuti in più di luce non può che contribuire alla normalità dei ritmi biologici. Resta infine l’alto valore economico in termini di risparmio energetico.

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