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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Barbaricina

Orange Days al Toniolo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Hanno iniziato giocando le classi 2F, 2G e 3E della scuola secondaria di primo grado Toniolo di Pisa. Giocando i ragazzi hanno individuato una serie di stereotipi sulla differenza di genere che inconsapevolmente loro stessi alimentano. Dal gioco è nata la riflessione: gli stereotipi hanno una matrice culturale, spesso storicamente radicata ma oggettivamente infondata, e arrivano a giustificare discriminazioni, limitazioni della libertà e violenza. Dalle attuali vicende iraniane, alla storia di Malala, passando attraverso il fenomeno delle “spose bambine”, gli studenti hanno approfondito diverse declinazioni della violenza sulle donne, giungendo ad esaminare la violenza domestica. Due aspetti, particolarmente significativi, hanno colpito l’attenzione e la sensibilità degli studenti: il primo riguarda i numeri (statisticamente 1 donna su 3 subisce violenza almeno una volta nella vita), l’altro riguarda la caratteristica “strutturale” del fenomeno, trasversale a tutte le aree geografiche e latitudini, trascendendo le condizioni socioeconomiche e culturali. Dal 25 novembre (giornata internazionale contro la violenza sulle donne) al 10 dicembre (giornata internazionale dei diritti umani), presso la sede succursale, è allestita una mostra che espone tutti i lavori degli studenti e delle studentesse prodotti sotto la guida delle insegnanti Distefano e Gazzara sulla parità di genere e l’eliminazione di ogni forma di violenza sulle donne, per celebrare gli “orange days” dell’ONU. Fumetti, poesie, origami, calligrammi, presentazioni in ppt, chiudendo con l’esibizione in body percussion, seguita dalla prof.ssa Serafini, sul brano Respect di A. Franklin, arricchiscono i corridoi della scuola di Barbaricina. Un lavoro intenso e significativo che vuole sensibilizzare sull'obiettivo 5 dell’Agenda 2030, perché l’idea di sviluppo sostenibile passa anche da qui; la collaborazione interdisciplinare ha permesso a tutti gli studenti di esprimersi, ciascuno secondo le proprie attitudini e talenti, usando una molteplicità di linguaggi.

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