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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Crespina

Oratorio di Belvedere a Crespina: terminati i restauri da 700mila euro

L'inaugurazione ufficiale è prevista per l'8 ottobre. Soddisfazione del 'Comitato proOratorio'

Nel complesso di Belvedere a Crespina, accanto alla villa residenziale e alla canonica, si trova l'Oratorio del Santissimo Nome di Maria e San Ranieri. L'Oratorio, donato dalla Diocesi di San Miniato alla Parrocchia di Crespina nel 2013, versava già da molti anni in condizioni di grave degrado e, allo scopo di reperire gli ingenti finanziamenti necessari al suo restauro, nel settembre 2015 si è costituito il 'Comitato proOratorio'. "Sembrava un sogno irrealizzabile, invece le risorse per riportare all'antico splendore questo raro gioiello architettonico del nostro territorio sono state trovate", annuncia l'associazione.

Il primo restauro, dal 2017 al 2019, ha interessato le superfici architettoniche esterne con interventi mirati e strutturali per il risanamento del tetto, delle strutture murarie, degli intonaci e dei raffinati stucchi floreali. Il secondo intervento, iniziato nel maggio 2020 e appena conclusosi, ha riguardato invece le articolate e preziose superfici interne dell'Oratorio. Questi interventi, costati complessivamente circa 700mila euro, sono stati possibili grazie al fondamentale contributo della Fondazione Pisa e a quello della Conferenza Episcopale Italiana, con il sostegno organizzativo del Comitato proOratorio.

L'Oratorio di Belvedere risale al XVIII° secolo, fu edificato per conservare al suo interno un prezioso bassorilievo cinquecentesco in stucco dipinto, attribuibile alla bottega di Antonio Rossellino, a cui la famiglia Del Testa, committente dell’opera, era molto affezionata. Il bassorilievo, rappresentante un’immagine della Vergine Maria con il Bambino Gesù, fu trafugato nei primi del 1900 e sostituito con una copia in gesso policroma, oggi ancora nell’abside. L’interno dell’Oratorio emula i modelli delle chiese romane cinquecentesche, in modo particolare la Basilica di San Pietro, di cui ripropone in scala minore l’impianto planimetrico.

Storia e caratteristiche dell'Oratorio

Il comitato ripercorre la storia dell'edificio: "L’architetto Mattia Tarocchi, responsabile del progetto, riesce in questo edificio a suscitare forti emozioni pur avendo a disposizione una piccola superficie di costruzione. L’intervento di restauro degli interni realizzato in questi ultimi due anni ha permesso di studiare ed esaminare con attenzione l’importante patrimonio artistico, mobile ed immobile, conservato all’interno dell’edificio, tra cui il prezioso organo realizzato dalla famiglia Crudeli, organari lucchesi, attualmente ancora in fase di restauro. All’interno l’edificio è rivestito da eleganti e pregiate pitture realizzate dalla felice mano dell’artista Giovan Battista Tempesti, che operò prevalentemente nella zona absidale e nella controfacciata eseguendo le parti figurate, e dell’architetto Mattia Tarocchi, esecutore invece del virtuosismo prospettico delle finte architetture. La famiglia Del Testa non badò a spese, impiegando materiali e maestranze di altissima qualità, e si affidò alla sensibilità dell’abate Ranieri Tempesti (importante letterato e fratello del più famoso Giovan Battista) che fu il principale ideatore e supervisore dei lavori. Le pitture murarie eseguite da Giovan Battista Tempesti furono realizzate prevalentemente con la tecnica della pittura a secco ed in parte ad affresco. Questa stessa tecnica esecutiva fu impiegata anche dall’architetto Mattia Tarocchi per l'esecuzione delle finte architetture. Gli stucchi dell’edificio, realizzati da esperte maestranze, furono modellati a mano con l’ausilio di strumentazioni adeguate e materiali selezionati, direttamente sulla parete muraria".

Il restauro

L’Oratorio al momento dell’intervento di restauro presentava una situazione conservativa estremamente compromessa, dovuta prevalentemente "ad una carente e scorretta manutenzione e alla costante presenza dell’acqua per risalita capillare, alla condensa ed alle infiltrazioni dal tetto. Tale situazione aveva creato le condizioni per l’attivazione di processi diffusi di degrado e alterazione. L’intervento di restauro, lungo e complesso, ha richiesto l’impiego di mani esperte e preparate, specializzate nei vari materiali costitutivi. La sinergia di questa collaborazione ha permesso di eseguire un intervento mirato e efficace, in cui le differenti competenze professionali hanno fruttuosamente collaborato. Il lavoro di restauro degli interni, dal maggio 2020 al maggio 2022, ha permesso di restituire all’edificio una lettura attenta dell’apparato decorativo. Tale traguardo è stato raggiunto grazie alla presenza e professionalità della Direzione Lavori e specificamente della Soprintendenza di Pisa e Livorno che ha delineato, con sensibilità e competenza, le linee principali da seguire sulla scelta delle operazioni, dei materiali da impiegare e sulle modalità di reintegrazione del diversificato apparato decorativo".

Lo scorso 25 giugno si è tenuta in anteprima - per studiosi, tecnici e amministratori - la presentazione dei lavori di restauro. L’inaugurazione ufficiale, alla presenza del Vescovo, è prevista per l’8 ottobre prossimo. Nel frattempo l’Oratorio è visitabile su appuntamento contattando uno dei seguenti indirizzi email: oratoriobelvedere@gmail.com odeporicaets@gmail.com.

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