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Cronaca

Travestiti da prostitute, il Pd: "Carnevalata fuori luogo"

I tre segretari di circolo Paola Balestri, Rocco Gangemi e Vladimiro Basta sottolineano l'importanza dell'ordinanza firmata dai tre Comuni: si cerca di colpire non le prostitute, ma il loro sfruttamento

L'ingresso nel consiglio comunale di Pisa di manifestanti travestiti da prostitute continua a far discutere e quello che voleva essere un modo per protestare contro l'ordinanza anti-prostituzione di San Giuliano, Vecchiano e Pisa, è diventato un vero e proprio caso che ha focalizzato l'attenzione dei cittadini.

All'indomani dell'irruzione nella sala consiliare, intervengono anche i segretari di circolo del Partito Democratico Paola Balestri (Putignano, Coltano, Ospedaletto, Sant'Ermete), Rocco Gangemi (Porta a Mare, San Piero a Grado) e Vladimiro Basta (Cep, Barbaricina), che considerano la polemica sollevata dai manifestanti appartenenti a varie associazioni del territorio basata su una deformazione caricaturale del senso e degli obiettivi del provvedimento.

"Un'azione di contenimento della prostituzione su strada è stata richiesta con forza da un considerevole numero di cittadini, che sentono questo fenomeno come elemento di degrado e marginalizzazione del luogo in cui vivono - sostengono i tre esponenti del Pd - è una richiesta fondata, che non viene da persone bigotte, classiste o razziste. Il problema deve essere affrontato con un impegno dello Stato in tutte le sue articolazioni. I comuni, pur avendo poche risorse e pochi strumenti a disposizione, cercano di fare col massimo impegno la loro parte, anche se è ovvio che un'azione di contrasto più incisiva spetta alle forze dell'ordine, peraltro anche loro, e lo denunciamo da tempo insieme ai sindacati di categoria, alle prese con problemi di organico e risorse".

La prima ordinanza, siglata due anni fa, aveva dato risultati positivi e anche allora era stata presa d'intesa con i comuni di San Giuliano e Vecchiano, sui cui territori grava la maggior parte del problema.

"Quello che va sottolineato con forza - aggiungono i tre segretari di circolo - è che l'ordinanza non mira certo a colpire le prostitute, ma il loro sfruttamento. Lo dimostra il fatto che la gran parte delle multe è elevata ai clienti. Si tratta ovviamente e dichiaratamente di un'azione di dissuasione nei loro confronti: viene fatto divieto, anche per ragioni di sicurezza stradale, di fermarsi a contrattare le prestazioni. Riteniamo questo approccio tutt'altro che ipocrita o sessista o bacchettone".

"Sorprendono le critiche e i toni gratuiti di chi davvero dimostra di essere molto lontano da una realtà fatta di schiavitù e di sofferenza e non di liberazione dei costumi - concludono gli esponenti del Partito Democratico - parlare di difesa del diritto all'autodeterminazione e proporre carnevalate, come fanno alcuni, è grottescamente fuori luogo. Sono atteggiamenti strumentali e ipocriti di chi, tra l'altro, continua a usare due pesi e due misure contestando a Pisa quello che non viene contestato in molti altri comuni (come le stesse San Giuliano e Vecchiano) dove sono in maggioranza e in giunta anche le forze della sinistra più radicale".
 

 

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