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Cronaca

Alternanza scuola-lavoro: "Un osservatorio comunale contro lo sfruttamento"

La proposta lanciata da Ucic-Prc-Possibile è sostenuta dai sindacati studenteschi e potrebbe essere discussa in Consiglio Comunale il 25 settembre

L'istituzione di un osservatorio comunale sull'alternanza scuola lavoro. E' quanto prevede una proposta lanciata da Ucic-Prc-Possibile che dovrebbe essere discussa nel corso del prossimo Consiglio Comunale di martedì 25 settembre. "Una proposta - spiega il consigliere di Ucic-Prc-Possibile, Ciccio Auletta - che era già presente nel nostro programma elettorale e costruita grazie ad un percorso partecipato fatto con studenti ed insegnanti. Il nostro obiettivo è quello introdurre uno strumento in grado di mettere un freno a tutte quelle forme di sfruttamento e precarietà in cui si è concretizzata in questi anni l'alternanza scuola-lavoro. L'auspicio è che il Consiglio Comunale possa approvare la nostra mozione. Si tratterebbe del primo comune italiano ad attivare un osservatorio del genere".

Più nel dettaglio la mozione impegna il Consiglio Comunale ad istituire, entro tre mesi da una sua eventuale approvazione, l'osservatorio con i compiti di: "monitorare le proposte delle scuole di secondo grado del comune di Pisa; verificare la congruenza tra i percorsi di studio e le attività proposte agli studenti con particolare attenzione al settore privato e alle libere professioni; definire le modalità con le quali studenti e genitori possano segnalare eventuali anomalie nelle esperienze di formazione; monitorare il rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro e nel percorso 'casa-lavoro'; segnalare alle scuole, all'Ispettorato del lavoro e alla Asl le irregolarità e gli abusi riscontrati".

A sostenere la proposta anche le associazioni studentesche. "In generale - afferma Carla Bilotti dell'Officina-Unione degli Studenti Pisa - siamo contro all'alternanza scuola-lavoro così come la si è pensata fino ad oggi. Riteniamo però l'osservatorio un mezzo utile a contrastare certi abusi. Molto spesso, infatti, le esperienze formative che ci vengono proposte dalle scuole hanno poco a che fare il nostro percorso di studi, e sfociano così in un vero e proprio sfruttamento".

Sulla stessa linea Andrea Aretini, della Rete degli Studenti Medi. "Sarebbe un provvedimento utile alla battaglia che staimo portando avanti da tempo per avere un'alternanza scuola-lavoro di qualità e in linea con il percorso di studi di ognuno. Niente a che vedere con l'accordo sottoscritto un paio di anni fa dal Ministero dell'Istruzione e McDonalds".

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