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Cronaca

Si risparmia con il pane vecchio: presentato il progetto 'Pane vecchio, risparmio fresco'

L'iniziativa, ideata da Rossano Burchielli e patrocinata da Confcommercio e Comune di Pisa, verrà presto affiancata da un secondo progetto riguardante i bar e le pasticcerie della città e della provincia

"Desidero che il progetto, nato da una mia intuizione, diventi ben presto uno strumento per l'intero commercio di Pisa e provincia". Rossano Burchielli, panettiere e titolare di tre esercizi commerciali nel comune di Pisa, si presenta così e illustra con queste parole l'iniziativa 'Pane vecchio, risparmio fresco', con la quale verrà proposto un metodo alternativo per abbinare il commercio alla solidarietà e all'aiuto verso i più bisognosi. L'idea è nata nei tre panifici gestiti da Burchielli, ed è stata condivisa anche da una quarta attività: da venerdì 1 febbraio questi quattro esercizi commerciali riprenderanno il pane o i prodotti acquistati in negozio il giorno prima, scontandone il valore sul prezzo degli acquisti che i clienti effettueranno sul momento. 

"Gli avanzi quindi non saranno più uno spreco, bensì una fonte di risparmio", commenta Rossano Burchielli. "A questo, inoltre, verrà aggiunto anche il nobile gesto della solidarietà, perché i prodotto vecchi non verranno buttati". Il pane e tutti i prodotti che possono essere riconvertiti in mangimi e alimenti per gli animali verranno infatti consegnati prontamente ai contadini che hanno piccoli allevamenti e ai rifugi per animali randagi e selvatici di Pisa e dintorni. Confcommercio e il Comune di Pisa, entrambi patrocinatori del progetto, hanno allo studio un regolamento ad hoc che normi la consegna dei prodotti ai soggetti terzi appena citati. "Il progetto andrà avanti per due mesi - conclude Burchielli - in corso d'opera naturalmente potranno inserirsi anche altri esercizi commerciali. Non c'è alcuna chiusura o preclusione".

Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio, e Gianna Gambaccini, assessore alle Politiche sociali e al sostegno della famiglia del Comune, sottolineano all'unisono l'importanza e il valore di questo progetto: "Il 27 dicembre ci siamo riuniti per formalizzare l'iniziativa. Siamo stati immediatamente colpiti dall'idea, e siamo orgogliosi di affermare che Pisa farà da apripista a livello nazionale con questo progetto. Cercheremo di rendere partecipi anche le associazioni di categoria, perché tutti i commercianti dovranno capire la portata del semplice gesto della riconsegna del prodotto vecchio". "Con il tempo questo tipo di scambio - specificano Pieragnoli e Gambaccini - potrà essere anche esteso ad altri tipi di esercizi commerciali. Ad esempio ai negozi di abbigliamento: c'è la reale possibilità di creare una rete solidale".

Il progetto di bar e pasticcerie

Sulla scia dell'iniziativa pensata da Rossano Burchielli, nelle prossime settimane a Pisa e provincia verrà lanciato anche un secondo progetto attivo sempre nell'ambito della produzione alimentare e della solidarietà. A farsene portavoce è Maurilio Nocita, titolare di un ingrosso di pasticceria che serve molti esercizi in città e dintorni: "L'idea di base è la stessa: mettere a disposizione dei più bisognosi gli avanzi della giornata". Al termine della giornata lavorativa i bar e le pasticcerie potranno consegnare ciò che è rimasto nei banconi, e compiere così un gesto di solidarietà nei confronti delle persone più bisognose. Le attività che hanno già aderito al progetto sono settanta, e molte altre andranno ad ingrossare questo numero: i tecnici di Confcommercio stanno ultimando i preparativi sul nome e sulla regolamentazione della consegna del prodotto, che avverrà dagli esercizi commerciali nelle mani delle organizzazioni e delle istituzioni che si occupano della tutela e del sostegno delle fasce disagiate della popolazione.

La Caritas di Pisa ha già garantito la piena collaborazione al progetto: nelle prossime settimane altri enti di sostegno si aggiungeranno e anche questa seconda iniziativa potrà partire ufficialmente. Nessun rischio dal punto di vista della contaminazione microbiologica e del deperimento dei prodotti. Nel caso del progetto 'Pane vecchio, risparmio fresco', infatti, i prodotti non sono destinati al consumo umano. La seconda iniziativa invece verterà attorno a tutti i prodotti realizzati con creme fredde e con una garanzia di 24 dal momento della produzione. "Le associazioni che si faranno carico della rimanenza - conclude Nocita - hanno inoltre già piena dimestichezza con prodotti di questo tipo. Sono in possesso dei macchinari adeguati per la raccolta e lo stoccaggio, nel pieno rispetto delle norme che ne regolano la somministrazione".

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