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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Papilloma Virus, è 'caos' vaccini: "Somministrazione saltata senza avvertire le famiglie"

La denuncia del consigliere di Pisa è, Giovanni Garzella: "I genitori che avevano fissato l’appuntamento, magari prendendo le ferie, si sono sentiti dire che il vaccino non era disponibile"

Prima hanno fissato l'appuntamento per far vaccinare i propri figli. Poi, dopo aver magari preso appositamente le ferie, si sono sentiti dire che il vaccino non era più disponibile e che di conseguenza la somministrazione sarebbe saltata. Il tutto senza nessun preavviso. E' 'caos', a Pisa, intorno al vaccino contro l’Human Papilloma Virus un'infezione, molto frequente soprattutto nelle donne, che ha effetti diversi a seconda del tipo e della famiglia a cui appartiene il ceppo virale con cui si entra in contatto: nella maggior parte dei casi causa lesione benigne ma se non trattata può evolvere lentamente verso una forma tumorale.

A denunciare i disagi delle famiglie il consigliere di Pisa è Giovanni Garzella, con un question time nel corso del Consiglio Comunale di ieri, giovedì 28 settembre. "Alcuni mesi fa - ha spiegato Garzella - alle famiglie è pervenuta la comunicazione da parte della Asl sulla opportunità, per chi volesse usufruirne, di far vaccinare contro l’Human Papilloma Virus e per la prima volta sono stati coinvolti anche i bambini di sesso maschile. I genitori che hanno fissato l’appuntamento e che il giorno precedente si sono recati di persona o hanno verificato telefonicamente per la conferma sono stati informati che il vaccino non è disponibile e che di conseguenza la somministrazione vaccinale sarebbe slittata di ben quattro mesi, senza alcun preavviso per le famiglie. Ci sono genitori che hanno preso le ferie appositamente, che hanno fatto interropere l’attività didattica ai bambini, senza che venisse fornita alcuna informazione ed alcuna scusa". Il consigliere ha quindi chiesto chiarimenti al sindaco Filippeschi "in qualità di massima autorità preposta alla salute pubblica sul territorio".

Per l'amministrazione ha risposto l’assessore Andrea Serfogli che ha letto una nota della dottoressa De Franco, responsabile del Dipartimento di prevenzione della Asl. "La responsabilità di questa difficoltà - scrive la De Franco - è dovuta alla gara aggiudicatrice che non si è ancora conclusa. In assenza dell’arrivo del nuovo vaccino non è possibile procedere. Le lettere erano state invitate ai genitori perché si pensava di utilizzare il vaccino in uso: essendo arrivata la disponibilità di un ulteriore vaccino in grado di coprire maggior numero di ceppi è stato necessario procedere ad una nuova gara regionale. Appena sarà possibile procederemo con le nuove chiamate, tenuto conto che attualmente siamo impegnati nelle sedute straordinarie per il recupero dei bambini previsto dalla legge 119 del 2017 sull’obbligo vaccinale".

Una risposta che non è però piaciuta a Garzella. "Trova scandaloso - ha detto il consigliere di Pisa è - che nessuno abbia avvertito le famiglie. Non solo è una grave mancanza di rispetto nei loro confronti ma in questo modo si danneggia anche, per chi crede nei vaccini, la cultura vaccianale. Le famiglie andrebbero risarcite".

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