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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Sesta Porta: dipendenti comunali nella nuova struttura, ma senza parcheggio

E' la denuncia sollevata dai Cobas che chiedono all'amministrazione comunale di rimediare permettendo ai propri dipendenti recentemente trasferiti nella nuova sede di avere un parcheggio magari a prezzi agevolati e di favorire ad esempio l'uso della bicicletta

Dove parcheggiano i dipendenti comunali che, con la nuova struttura della Sesta Porta, hanno cambiato luogo di lavoro? E' quello che si chiedono i Cobas che denunciano interventi riguardanti la mobilità dei propri dipendenti praticamente assenti da parte del Comune di Pisa.

"In molti enti pubblici, che costituiscono a Pisa la principale fonte occupazionale e impiegano migliaia di persone, il problema della mobilità è stato affrontato e risolto o destinando alcuni parcheggi al proprio personale o con bus navetta per accedere dai parcheggi ai luoghi di lavoro. In altri enti è stata favorito l'uso del mezzo pubblico, tariffe agevolate per i parcheggi, incentivo all'utilizzo del mezzo a due ruote soprattutto la ecologica bicicletta" afferma per i Cobas Federico Giusti. Niente di tutto questo è avvenuto invece per i lavoratori della Sesta Porta.

"Due anni fa - rilancia Giusti - scrivevamo che il trasferimento della caserma di Polizia Municipale alla Sesta Porta era insensato e tra le ragioni non ci stava solo la inaffidabilità della struttura incompatibile con tale uso (i sotterranei adibiti a spogliatoio sono già preda dell'umidità) ma anche l'assenza di aree parcheggi stando ai piani del Comune. Decine di dipendenti della Sesta Porta, dove hanno trasferito anche numerosi uffici comunali, hanno chiesto per mesi una soluzione adeguata ma nessuna risposta è arrivata dall'amministrazione comunale e anche dagli stessi sindacati".
"La gestione della mobilità urbana - prosegue Giusti - dovrebbe riservare un posto privilegiato a quanti ogni giorno si recano al lavoro, favorire lo spostamento e anche la collocazione in parcheggi custoditi e a prezzi assolutamente accessibili, favorire l'uso della bicicletta magari recuperando l'area limitrofa al palazzetto dello sport ove sorgevano capannoni comunali ed oggi abbandonati nell'incuria e nelle macerie".
Secondo il rappresentante dei Cobas poi "utilizzare un mezzo pubblico è spesso impossibile per la flessibilità degli orari, visto che ci sono decine di tipologie orarie tra gli agenti di Polizia Municipale in base alla stagione, o per coniugare tempi di vita e di lavoro come prendere un figlio a scuola, per non parlare poi del fatto che la crisi del trasporto pubblico ha diradato corse e coniugare lavoro e orari dei mezzi extraurbani è impossibile".
"Allora, visto che ogni giorno sentiamo parlare di benessere organizzativo, è indispensabile per gli amministratori ascoltare i loro dipendenti e trovare insieme  delle soluzioni in materia di mobilità, orari e parcheggi. Non farlo - conclude - sarebbe stupido e insensato".
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