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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Multe al Bagno Hoasy: "Forza Italia confonde diritto d'impresa e legalità"

Carlo Galletti, rappresentante delle associazioni ambientaliste nel Cda del Parco, risponde alle accuse lanciate dai vertici regionali del partito. Sulla vicenda interviente anche Conflitorale: "Rapporto con il Parco difficile, vincoli troppo rigidi"

"Una vicenda giudiziaria che si trascina da tempo, diventa grazie all’intervento dei vertici regionali di Forza Italia una vicenda mediatica in cui si perde di vista la sostanza delle cose trasformando il tutto in un attacco ideologico all’ente Parco". E' questa la risposta di Carlo Galletti, rappresentante delle associazioni ambientaliste nel Consiglio direttivo del Parco di San Rossore, alle accuse lanciate qualche giorno fa dai vertici regionali di Forza Italia che, intervenendo sulla vicenda del Bagno Hoasy di Tirrenia, avevano definito il Parco 'uno dei tanti Enti inutili del terrritorio".

"Il Bagno Hoasy - scrive Galletti in una nota - come altre realtà del litorale è da anni al centro di svariate polemiche per abusi edilizi di non banale entità. Nonostante i numerosi interventi da parte dell'Ente Parco e del Comune, la situazione non è ancora sanata ma, al contrario, prosegue con gravi violazioni alle norme dell'area protetta. Questa volta l'intervento del servizio di vigilanza del Parco ha dimostrato che il gestore dello stabilimento balneare, attraverso un addetto appositamente incaricato, gestiva il parcheggio abusivo delle auto lungo la strada di accesso al Bagno che, in base alla normativa, dovrebbe essere pedonale e percorribile solo dai mezzi di soccorso e per il trasporto dei materiali".

"La presenza di molti imprenditori onesti e rispettosi delle regole - continua Galletti - è un valore per il nostro territorio, e colpisce che un partito attento al mondo imprenditoriale, decida di lanciare una campagna proprio a partire da un esempio come questo. Forza Italia, quando agiva per tutelare il patrimonio pubblico, aveva un consenso significativo a livello regionale. Ora con interventi come questo sembra voglia svoltare a difesa di interessi particolari e di imprenditori al centro di azioni giudiziarie. Sarà un caso, ma in questo periodo il suo consenso è ai minimi storici".

"Mi auguro - conlude Galletti - che i cittadini e la politica sappiano agire a tutela del bene comune e non confondano l’utile di pochi, raggiunto anche in violazione delle leggi, con l’interesse generale".

"DIALOGO CON IL PARCO MA RISULTATI INESISTENTI". Su quanto accaduto al Bagno Hoasy di Tirrenia interviene anche Fabrizio Fontani, presidente di Conflitorale Confcommercio Pisa. "Siamo da sempre rispettosi della legalità - afferma Fontani - e da anni sottolineamo il complicato rapporto tra l'Ente Parco e le categorie di imprenditori, operatori, fruitori e residenti del Litorale Pisano".

"Instancabilmente - prosegue Fontani - ci siamo attivati a trovare forme di dialogo, confronto e collaborazione tra Associazioni, Comune ed Ente Parco, ma il risultato è stato minimo. Al di là delle buone intenzioni e dei rapporti formali, quasi mai siamo arrivati ad avere risposte concrete su temi fondamentali per il nostro lavoro: l'estrema rigidità dei vincoli ambientali, la quasi impossibilità a riconoscere le pur minime condizioni per le imprese turistico balneari, che esistevano già da decenni quando il Parco vi si è inserito, ad esercitare la propria attività senza incorrere in contestazioni, verbali, sanzioni a volte per motivi irrisori, a semplificare una burocrazia fatta di lunghe attese per avere risposte quasi sempre negative".

Fontani chiede quindi un maggior equilibrio tra difesa dell'ambiente e salvaguardia delle attività imprenditoriali. "Al di là fatto episodico e specifico - conclude Fontani - che verrà valutato e giudicato nelle sedi opportune, quello che preoccupa è la difficoltà di confronto e comunicazione per giungere ad un efficace equilibrio tra la difesa dell'ambiente, il rispetto della natura e la possibilità di esercitare la propria attività commerciale e imprenditoriale. Il nostro appello a istituzioni e politica locale e regionale, è quello di occuparsene sul serio e a fondo, senza strumentalizzazioni di sorta, affinchè episodi come quello del Bagno Hoasy non debbano ripetersi mai più”.

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