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Cronaca

Terrorismo, parte il processo al presunto jihadista: resta in carcere

Si è aperto alla Corte d'Assise di Pisa il processo a carico di Jalal El Hanoui. Respinta la richiesta di domiciliari avanzata dai difensori

Jalal El Hanoui, il marocchino di 26 anni accusato di avere istigato alla jihad attraverso i suoi profili Facebook, resta in carcere. La Corte d'Assise di Pisa ha rigettato l'istanza dei difensori del ragazzo, Marco Meoli e Tiziana Mannocci, che avevano chiesto il passaggio al regime dei domiciliari, con braccialetto elettronico e limiti ai mezzi di comunicazione.

Si è opposto il magistrato titolare dell'indagine, la dott. Angela Pietroiusti, ed in questa prima fase del processo iniziato oggi ha avuto ragione. La prossima udienza del dibattimento è prevista per il 4 marzo, data in cui comincieranno ad essere sentiti i testimoni del pm.

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