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Cronaca

Pedaggio per i camion in Fi-Pi-Li: Giani apre, Cna contraria

Il governatore della Toscana è tornato a parlare dell'ipotesi, Cna Fita Pisa ribadisce l'opposizione degli autotrasportatori

Per finanziare le strade servono soldi. E "l'unico modo è quello di autogenerare risorse, come del resto avviene già in Veneto, in Lombardia e nel Lazio. Come prospettiva, ritengo si possa prevedere una quota di pedaggio". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana a margine di un evento fiorentino, come riporta FirenzeToday. Un tema, quello della Fi-Pi-Li a pagamento per i mezzi pesanti, dibattuto da tempo. Difficile che si arrivi in tempi brevi ad una decisione, ma la direzione ribadita da Giani è quella: "Così avremo le risorse per procedere a quegli investimenti mai fatti da trenta anni a questa parte", interventi come allargamenti di carreggiata o aggiunta di corsie. "I mezzi pesanti possono essere controllati dai sistemi satellitari, senza il bisogno di fare i caselli", ha aggiunto Giani. 

La manovra si chiamerebbe 'Toscana Strade', una nuova Spa per la manutenzione e appunto investimenti sulla superstrada. Roberto Calvani, presidente Cna Fita Pisa, ha ricordato la posizione contraria degli operatori di trasporto, pronti a forme di protesta. "Non si tratta solo ed esclusivamente del pedaggio a carico di autotrasportatori che rischia già di per sé di mettere in ginocchio la nostra categoria - incalza Calvani - il nodo centrale è che, ad oggi e nonostante i nostri solleciti, è venuta meno qualsiasi forma di coinvolgimento delle parti sociali e non c'è stata alcuna forma di concertazione con la nostra categoria. Voglio ricordare, qualora non fosse evidente, che non utilizziamo la Fi-Pi-Li per convenienza in quanto gratuita rispetto all'autostrada A11, bensì per soddisfare la necessità degli insediamenti produttivi che hanno quotidianamente bisogno di ricevere e spedire merce. Senza considerare, ma il presidente della giunta regionale toscana non lo menziona, che l'autostrada comporta un allungamento dei tragitti, impensabili per un settore gravato dal caro gasolio e da una rigidissima normativa che disciplina i tempi di guida e di riposo. E dunque? Gli autotrasportatori per dirigersi verso nord e verso Firenze quale strada dovrebbero percorrere? Quali sono ad oggi le tempistiche dei lavori per la costruzione della corsia di emergenza e della terza corsia?".

Conclude Calvani: "L'ipotesi di pedaggio nei confronti di una sola categoria produttiva vitale per l'economia del paese, oltre ad essere discriminatorio, si tradurrebbe, qualora si verificasse, in un ulteriore danno economico insostenibile per noi autotrasportatori già abbondantemente vessati da spese e disagi, non ultimo quello relativo alla sicurezza stradale".

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