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Cronaca

Superstrada Fi-Pi-Li a pagamento: mobilitazione di massa per dire no

E' nato un gruppo Facebook che conta oltre 7600 iscritti: "All'estero molte autostrade sono gratuite, inoltre aumenterebbe il traffico sulle strade urbane". E intanto lanciano una petizione

Fi-Pi-Li a pagamento? No, meglio di no. Sono in molti quelli che alla fatidica domanda risponderebbero in questo modo, talmente tanti da fondare un gruppo Facebook dal nome esplicito Fi-Pi-Libera!, che conta oltre 7600 membri. Insomma una mobilitazione di massa per cercare di evitare il pedaggio in un'arteria fondamentale per la Toscana, percorsa ogni giorno da migliaia di automobilisti. Dopo le proteste per i cantieri infiniti ecco dunque il no alla superstrada a pagamento, possibilità annunciata dalla stessa Regione.

"Spontaneamente - fanno sapere dal gruppo Fi-Pi-Libera - è nato il gruppo in Facebook, per lottare contro la sottoposizione a pedaggio della Fi-Pi-Li. Questi cittadini, che spontaneamente si sono uniti, sostengono che la perdita della gratuità di una simile arteria di comunicazione non sarebbe altro che un assurdo impoverimento ed un palese danno al territorio di tre province. Non solo, un simile pedaggio sarebbe solo un modo per fare arricchire poche persone a danno di tante".

"Poi - proseguono dal gruppo - in relazione al fatto che il pedaggio sarebbe finalizzato alla maggiore sicurezza stradale, risulta essere una interpretazione palesemente superficiale. Infatti, nel momento in cui si metterà a pagamento la superstrada, buona parte del traffico si sposterà nelle strade urbane. Di conseguenza, le suddette strade, gestite a malapena dai comuni, saranno invase da un ulteriore traffico. Una simile interpretazione della politica di sicurezza stradale ci sembra semplicemente cieca. Oltretutto, nel caso in cui la suddetta superstrada fosse sottoposta a pedaggio non ci sarebbero alternative stradali serie o credibili".

Inoltre i sostenitori della libertà in Fi-Pi-Li portano l'esempio di alcuni paesi stranieri, come Germania e Olanda, dove le autostrade sono gratute, e come la Svizzera, dove si può circolare nelle grandi arterie autostradali grazie ad un abbonamento annuo irrisorio. "Il gruppo si oppone al pedaggio, perché reputa le strade e superstrade come servizi essenziali che non devono essere soggetti a pagamento. Non solo, la trasformazione in autostrada potrebbe comportare altri lavori ed altri disagi che non porterebbero alcun beneficio per i cittadini".

Così è iniziata la sottoscrizione di una petizione, mentre sabato 17 settembre 2011 presso la biblioteca comunale di Santa Croce sull'Arno, alle ore 10, è stata fissata una riunione per affrontare la questione.

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