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Cronaca

Autista-pedofilo abusava di ragazzini: venivano adescati su Facebook

Le indagini della Polizia Postale sono durate un anno e hanno permesso di rintracciare otto vittime di violenza: l'uomo era già stato processato per lo stesso reato in passato ma venne prosciolto

Dietro le vesti di un insospettabile autista di una ditta di autotrasporto specializzata soprattutto nelle gite scolastiche, si nascondeva in realtà un pedofilo. E' la terribile scoperta di un'indagine della Polizia Postale pisana durata più di un anno e che ha permesso di rintracciare otto vittime di abusi.
E' stato nel corso degli incontri promossi dal Ministero dell’Interno – Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni presso i numerosi istituti scolastici di Pisa e provincia sulla “sicurezza della navigazione sulla rete internet da parte dei minori”, che sono nati i sospetti: un alunno di una scuola media dell’hinterland pisano ha confidato infatti di aver subito un probabile tentativo di adescamento tramite Facebook. Così sono scattate le indagini.

L'uomo, un 38enne residente nel pisano, utilizzando diversi profili registrati sul diffusissimo social network, adescava le vittime, tutti maschi tra i 13 e i 17 anni, su internet e poi abusava di loro in parcheggi o altre aree appartate della zona. L'uomo era già stato processato in passato per lo stesso genere di reati, ma fu prosciolto. Questa volta gli inquirenti gli hanno sequestrato a casa, sul suo computer e sui suoi telefonini, centinaia di immagini pedopornografiche scattate alle vittime, tra queste anche immagini dei nipotini (figli di sua sorella) che convivevano nello stesso appartamento.

Il pedofilo entrava in contatto con i ragazzini fingendo di essere un loro coetaneo, registrando account falsi sul social network e ben presto si rivelava chiedendo e ottenendo prestazioni sessuali promettendo in cambio regali come ricambi di motorini, ma anche Iphone e Ipad, in realtà mai consegnati.

Le vittime accertate e rintracciate dai poliziotti sono otto ragazzi dell'hinterland pisano, ma il sospetto è che l'aguzzino, ora rinchiuso in isolamento nel carcere Don Bosco di Pisa, abbia abusato di molti altri ragazzini. In un caso aveva addirittura intrapreso una relazione sentimentale con la madre di un sedicenne, proprio per avvicinarsi a lui e poterlo molestare più facilmente.

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