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Cronaca Santa Croce sull'Arno

Santa Croce sull'Arno, il pellegrinaggio a Mauthausen si fa online

Sabato 15 maggio la sezione pisana di Aned guiderà nel viaggio virtuale le terze medie di Santa Croce e altre classi delle scuole della provincia

Il 5 maggio 1945 fu liberato il campo di concentramento nazista di Mauthausen, in Austria. Da molti anni Aned Sezione di Pisa proprio in questo periodo organizza un pellegrinaggio per le scuole della provincia; il Comune di Santa Croce sull'Arno è stato uno dei primi a partecipare insieme ad alcune studentesse e ad alcuni studenti alla commemorazione di questo evento internazionale. Già nel 2020 Aned, l'Istituto Comprensivo e il Comune di Santa Croce sull'Arno avevano dovuto rinunciare al tradizionale viaggio. Quest'anno il pellegrinaggio si svolgerà online nella mattinata di sabato 15 maggio e vedrà la partecipazione di tutte le terze medie di Santa Croce sull'Arno oltre che di molte altre scuole della provincia di Pisa.

La sindaca Giulia Deidda e l'assessore alla Cultura Elisa Bertelli si collegheranno per salutare le ragazze e i ragazzi dell'Istituto Comprensivo. "In occasione di questa iniziativa il Comune ha sostenuto le spese della ristampa di una pubblicazione di Aned e dell'acquisto di alcuni foulard dell'associazione" dichiara l'assessore Bertelli. "Speriamo che il prossimo anno si possa tornare a organizzare i viaggi. Intanto, questa modalità ci consente di non perdere traccia di un percorso di formazione e di crescita che, grazie all'impegno delle associazioni e delle istituzioni nel tempo, è diventata una vera e propria tradizione".

"Ringrazio Aned Pisa e la sua presidente Laura Geloni - dichiara la sindaca Deidda - per l'impegno costante e assiduo dimostrato negli anni. Per tutta la nostra comunità è importante, perché la consapevolezza su questi temi o è collettiva o non lo è. Ricevere la testimonianza di chi è sopravvissuta o sopravvissuto ai campi di concentramento non è soltanto ascoltare un racconto: è incrociare uno sguardo, immaginare un dolore, attraversare la paura, toccare l'assurdo. La pandemia non può fermare la memoria. Anzi. Deve farci riflettere ancora più a fondo sull'importanza della salute e della sopravvivenza di tutte e tutti".

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