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Cronaca

People Mover in perdita, 'Diritti in Comune': "Il rischio è che paghi il Comune di Pisa"

Il gruppo consiliare spiega che "la Società ha chiesto il riequilibrio del Piano Economico Finanziario" e se non si trova un accordo c'è il pericolo di una battaglia legale

Non reggono gli equilibri di bilancio del People Mover e c'è il fondato pericolo che "a salvare dal fallimento il privato ci pensi il pubblico, cioè il Comune di Pisa". E' l'allarme che lancia il gruppo in Consiglio Comunale 'Diritti in Comune': "Com'era fortemente prevedibile l'inutilità del People Mover rischia di tradursi ora in un danno economico per le casse comunali. La società PisaMover Spa che ha avuto dall’amministrazione Filippeschi la gestione dell'opera a compensazione dei costi sostenuti per la sua realizzazione ha recentemente (3 ottobre) inoltrato e successivamente sollecitato, in data 17 ottobre, al Comune di Pisa la richiesta di riequilibrio del Piano economico finanziario (PEF)".

"A fronte di questa richiesta - continua nel quadro della situazione la lista - il sindaco Conti ha chiesto la proroga dal 31 ottobre, termine previsto per la risposta, al 31 dicembre, cosa che la Pisamover Spa ha accettato. E' opportuno ricordare che il PEF costituisce di fatto la proiezione dei ricavi ottenibili dalla gestione dell'opera a garanzia degli utili che la società di gestione dovrebbe incassare. Tali previsioni erano state concordate con l'amministrazione di centro- sinistra, che aveva anche garantito al gestore provvedimenti a favore dell'utilizzo sia del People Mover che dei parcheggi annessi. Per questi motivi la giunta Filippeschi aveva addirittura eliminato l'arrivo della LAM Rossa all'aeroporto Galilei".

Gli accordi che 'incastrano' il Comune

'Diritti in Comune' prosegue: "Era stata anche prevista la possibilità di revisione (tecnicamente 'riequilibrio') del piano economico finanziario, se gli scostamenti dalle previsioni di utilizzo fossero significativi. Proprio perché tali scostamenti sono stati 'significativi' è avvenuta la richiesta di riequilibrio: come era prevedibile e come abbiamo sempre denunciato in tutti questi anni si sono verificate in pochi mesi minori entrate dovute ad un numero di passeggeri inferiore al previsto e minori introiti anche dal parcheggio scambiatore. A questo punto si tratta di capire concretamente a quanti milioni ammonta la perdita rispetto a quanto era scritto nel PEF e quali saranno le risposte del Comune di Pisa rispetto a questa richiesta, e soprattutto se e come vi potranno essere anche ricadute negative sulle casse comunali".

E' quindi tutta da giocare la partita e non è escluso che si possa arrivare a contenziosi. 'Diritti in Comune infatti spiega che "non è detto che il Comune sia esente da rischi di compensazioni economiche, anzi tutt'altro visto che nella stessa Convenzione per di più si dice che il concessionario in caso di mancato ottenimento del riequilibrio potrebbe recedere la convenzione con tutto ciò che ne potrebbe conseguire in termini di indennizzo. In altre parole la conseguenza di tutto questo è che ora l'amministrazione comunale e il suo braccio operativo Pisamo, invece di perseguire l'interesse comune, si devono dannare a non far fallire un progetto privato, prendendo decisioni per garantire un business plan di una società privata, la PisaMover Spa".

Sembra quindi necessario trovare un accordo, ma la materia è complessa. Una città in comune, Rifondazione Comunista e Pisa Possibile informano anche che "ad oggi Conti ha preso tempo ed in fretta e furia ha diffuso un avviso pubblico aperto per appena 8 giorni, dal 22 novembre al 30 novembre, per un supporto legale per il controllo sulla corretta esecuzione e gestione della Convezione e per 'il supporto per la redazione di modifiche contrattuali che si renda necessario apportare in conseguenza di interventi di riequilibrio del Pef'. Più semplicemente verrà dato un incarico esterno in tempi record, e già questo non è un buon segnale, per supportare gli uffici comunali".

"Chiediamo che il sindaco - conclude 'Diritti in Comune' - venga a riferire con urgenza nelle commissioni competenti sullo stato dell'arte e sulla dimensione economica del riequilibrio richiesto da PisaMover, ma soprattutto chiediamo che nessun costo di un'opera profondamente sbagliata possa in alcun modo ricadere sulle casse e comunali e quindi sui cittadini e sulle cittadine".

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