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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Putignano / Via Putignano Sant'Ermete

Sant'Ermete, la denuncia politica: "Salute in pericolo per i residenti: amministrazione assente"

Diritti in Comune sollecita la convocazione della Commissione permanente di controllo per affrontare il tema

Non ci stanno gli attivisti di Diritti in Comune, che sostengono le posizioni dei residenti e dei rappresentanti del Comitato di quartiere di Sant'Ermete e rivolgono a Palazzo Gambacorti delle richieste precise e dettagliate. Dopo gli ultimi episodi che hanno riportato gli alloggi popolari alla ribalta della cronaca per un crollo che, soltanto per un caso fortuito, non ha provocato danni alla salute di una famiglia di inquilini, i membri del gruppo politico si rivolgono con veemenza alla giunta Conti. "Perché il cantiere che era stato inaugurato in pompa magna lo scorso settembre è ancora aperto? I 39 alloggi non sono ancora stati assegnati e ci risulta che manca ancora l'allaccio della luce dell'intero fabbricato", affermano Federico Oliveri e Leila D'Angelo.

Come se non bastasse questo ritardo, Oliveri e D'Angelo segnalano un ulteriore dettaglio che aggrava la situazione: "La ditta costruttrice, al termine dei lavori, ha avanzato la richiesta di ulteriori 1,2 milioni di euro per i lavori svolti. E' il risultato di appalti pubblici costruiti al ribasso, con somme stanziate per il pagamento dei costruttori irrisorie". Nel caso del secondo cantiere, che dovrebbe consegnare al Comune 33 nuovi alloggi nei quali destinare gli inquilini attualmente residenti nei fabbricati prossimi alla demolizione, le operazioni si sono improvvisamente bloccate. "Da qualche giorno la ditta ha smantellato il cantiere - denunciano Oliveri e D'Angelo - lasciando i lavori al 50%. Come Diritti in Comune bbiamo chiesto alla Commissione consiliare permanente di controllo una convocazione urgente per capirne le motivazioni".

Il sospetto del gruppo consiliare è che i due cantieri siano legati dalla stessa ditta appaltatrice, che a causa dei ritardi nel pagamento del Comune ha deciso di bloccare momentaneamente le operazioni. "Sarebbe un fatto molto grave - proseguono Oliveri e D'Angelo - che confermerebbe la nostra convinzione: a Palazzo Gambacorti interessa molto poco della salute di una parte dei suoi cittadini e delle condizioni in cui vivono. Altrimenti sarebbero intervenuti tempestivamente per risolvere un grave problema che si trascina da oltre dieci anni".

L'arco temporale nel quale, secondo Diritti in Comune, "agli alloggi popolari di Sant'Ermete non è stata fatta alcun tipo di manutenzione: né ordinaria né straordinaria. Non è un caso che i disagi più gravi e i pericoli maggiori per l'incolumità dei residenti, compresi gli ultimi recenti crolli, siano concentrati proprio nei fabbricati che presentano i segni più evidenti dell'usura". C'è, infine, un ultimo aspetto per il quale gli attivisti di Diritti in Comune, assieme al Comitato di quartiere, chiedono una risposta al Comune: "Era stato promesso di congelare tutte le posizioni di morosità, proprio per le situazioni disastrose degli appartamenti che da progetto dovrebbero essere abbattuti. Invece continuano ad arrivarci segnalazioni da parte di molti inquilini che ricevono ingiunzioni di pagamento dei mesi arretrati".

Il pericolo è che il quartiere diventi "una bomba sociale. Le famiglie sono sfinite da una condizione di costante insicurezza per la propria incolumità fisica e di incertezza legata alle tempistiche dei cantieri. Inoltre lasciare due fabbricati incompiuti non fa altro che accrescere il senso di abbandono, senza considerare il fatto che edifici di fatto lasciati a loro stessi potrebbero rivelarsi rifugio per sbandati e delinquenti. Purtroppo alle nostre ripetute richieste dalla giunta Conti, in risposta, è arrivato un sordo silenzio. Ci auguriamo che la Commissione di controllo accolga la nostra richiesta di discussione e si intavoli un primo confronto concreto sul tema" concludono Oliveri e D'Angelo.

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