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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Commercio, Confesercenti contro il Piano comunale: "Contrario a chi lavora su aree pubbliche"

Il documento approvato dal Consiglio comunale non trova sostegno nell'associazione di categoria

"Un piano del commercio che va contro gli operatori su area pubblica. Che quasi si vergogna dei suoi mercati tanto da nasconderli come polvere sotto il tappeto, altro che valorizzarli. E con un assessore con la memoria molto corta, che si dimentica quando era con noi sulle barricate contro il piano del commercio proposto dall’allora assessore Ferrante, tanto da firmare un atto anche peggiore di quello della precedente giunta". Non hanno bisogno di interpretazioni le parole del presidente area pisana di Confesercenti Toscana Nord, Luigi Micheletti, che commentano l’approvazione del nuovo piano del commercio su aree pubbliche. Associazione che entra nel merito con il suo presidente provinciale Anva Mirco Sbrolli.

"Senza commentare il metodo atipico di concertazione che l’assessore Pesciatini ha scelto per un atto che, non dimentichiamolo mai, va ad incidere sul lavoro e quindi sulla vita di tante famiglie - spiega Sbrolli - vogliamo mettere in evidenza i punti dolenti tralasciando per un attimo la questione del Duomo. Iniziamo dal mercato di Pisanova. La scelta dello spostamento del mercato in via Frascani, resasi necessaria in piena pandemia, risulta pessima e taglia fuori il mercato dai flussi di traffico principali. Lo sviluppo urbanistico previsto non avverrà nel breve periodo e allo stato attuale non può essere considerato come elemento fondante per consolidare uno spostamento del mercato, peraltro, prevedendone anche una espansione numerica. Una scelta che renderà ancor più precaria la sopravvivenza di questo mercato".

"Sul mercato di San Martino - dice ancora il presidente provinciale Anva - la scelta di non spostare il mercato nella più visibile piazza Toniolo, mantenendolo nella attuale localizzazione riproponendo il ritorno all'organico di operatori presenti nel 2001, rafforza l'idea che questo piano non tiene assolutamente conto di quanto sia avvenuto in tutti questi anni. Se i posteggi si sono drasticamente ridotti, se gli operatori hanno riconsegnato le autorizzazioni non avendo trovato nemmeno un compratore, come è possibile pensare che il mercato possa ritrovare la sua economicità mantenendolo 'nascosto' a nuovi ipotetici consumatori? E com'è possibile pensare che solo proponendo il ritorno all'organico quasi originario senza individuare una nuova sede più visibile ed agibile sia sufficiente a rivitalizzare questo mercato? Per quanto riguarda i mercati periferici - incalza Sbrolli - già nell'aprile del 2018 il consiglio con il nostro parere favorevole approvò l'istituzione di tre nuovi mercatini: i Passi, Putignano e Ospedaletto. Oggi se ne propone uno nuovo al Cep, in piazza San Ranieri cinque metri sotto le strade principali quasi a nasconderlo, localizzazione che riteniamo inadeguata. Visto il carattere sperimentale abbiamo comunque espresso il parere favorevole ponendoci però una domanda: ma anche questo mercato non troverà avvio come gli altri due (escludiamo Putignano perchè 'abusivamente' si svolge già da almeno 8/9 anni pur senza una regolamentazione) per i quali il settore Sviluppo Economico non ha ancora pubblicato un bando a distanza di anni?".

La conclusione è dedicata al Duomo per voce del responsabile area pisana di Confesercenti Toscana Nord Simone Romoli. "In questo caso c'è poco da dire, la legittima disperazione degli operatori è la risposta più evidente. Anche questa amministrazione nonostante gli impegni nemmeno troppo velati assunti nei vari incontri avvenuti anche nella nostra sede, ha alzato bandiera bianca, al pari dei predecessori, di fronte alle arroganti pretese della Sovrintendenza. La scelta è irricevibile in modo particolare per le collocazioni delle bancarelle al parcheggio scambiatore di via Pietrasantina e quelle poste all'interno del parcheggio ex SITA. Si era parlato di rottamazione e si sperava che dopo l'approvazione degli storni di bilancio si procedesse all'emanazione del bando. Questo, insieme alla revoca delle autorizzazioni di chi non fosse in regola con il DURC ci avrebbe potuto consentire di valutare meglio la nuova disposizione delle bancarelle in questa fase 'provvisoria' e ragionare con più cognizione la nostra posizione sindacale".

"Per i gelatai, infine, è assolutamente incomprensibile né, tantomeno, accettabile che per toglierli da via Santa Maria e via Roma si sia inventata la storiella del divieto di accesso in quelle aree con mezzi gommati. Nell'area Unesco stazionano dalla mattina alla sera gli automezzi delle forze dell'ordine e in via Santa Maria c'è la libertà di accesso per carico e scarico merci la mattina fino alle 9.30 e la sera dalle 19 nel periodo 1 marzo 31 ottobre e dalle 20 nei restanti mesi". Conclude Romoli: "Come messo in evidenza dagli interventi avvenuti in occasione del Consiglio comunale il metodo di concertazione seguito dall’assessore Pesciatini ha manifestato molte e sostanziali lacune. Non c’è stata una chiusura ufficiale della concertazione, e anche la promessa di un’audizione finale nella terza commissione, così come la nostra richiesta di confronto con la conferenza dei capigruppo, sono state fatte cadere nel vuoto".

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