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Cronaca

Scuola: 800.000 euro per le azioni del Piano Educativo Zonale

Ricerca e formazione per insegnanti, sportelli di ascolto, mediazione culturale, lotta al bullismo. I 6 Comuni dell’area pisana insieme per i servizi alle scuole dal nido alle superiori

Ricerca e formazione degli insegnanti, mediazione culturale, monitoraggio del disagio ed interventi contro i fenomeni di bullismo oltre ai servizi dello sportello di ascolto attivo ormai da diversi anni.
Sono questi alcuni dei servizi previsti dai Piani Educativi Zonali (PEZ), comuni per tutta la rete dei 25 Istituti Comprensivi e Superiori di area, attuati nell’anno scolastico 2016/ 2017 e confermati nell’anno 2017/2018 con una azione integrata dei 6 Comuni dell’area pisana riuniti nella Conferenza Educativa per l’educativo della quale fanno parte gli assessori/e Marilù Chiofalo di Pisa, che la presiede, Luca Nannipieri di Cascina, Anna Lupetti di Calci, Marilena Bandinelli di San Giuliano, Lorenzo Del Zoppo di Vecchiano e Matteo Ferrucci di Vicopisano, vicepresidente. 

Un piano di azioni il PEZ col quale i Comuni dell’area indirizzano e finanziano attività a supporto dell’educazione, sia nella forma di servizi comuni, di qualità accreditata e costo standard per tutti, che di risorse che ogni Istituto Scolastico può utilizzare in autonomia per attività progettate per rispondere a bisogni specifici della propria scuola, ai quali si aggiungono le risorse dei Comuni per l'educazione non formale come per esempio servizi di ludoteca e campi solari. Le risorse sono destinate alla personalizzazione dell'intervento educativo sui talenti di ogni studente e dunque anche al contrasto alla dispersione e all'insuccesso scolastico, una condizione che continua a toccare anche la nostra Regione.
Alle risorse stanziate per metà dalla Regione Toscana e per metà dai Comuni stessi si aggiungono fondi provenienti da bandi statali ed europei per progetti specifici. Gli stanziamenti garantiscono per circa un terzo il funzionamento di progetti sul settore 0/6; per un altro terzo l’educazione non formale e per il restante vanno a finanziare, con una ripartizione proporzionata alla popolazione scolastica di ciascun comune, i progetti di inclusione disabilità, mediazione linguistica, monitoraggio e formazione sul disagio e sportello di ascolto.
Ogni anno la Conferenza con il supporto della segreteria tecnica analizza e condivide il monitoraggio di interventi e servizi realizzati nell'anno precedente e concerta con le Istituzioni Scolastiche il potenziamento di ciò che ha funzionato e la riprogettazione di ciò che non ha funzionato. La segreteria tecnica, coordinata da Cristina Felline della Società della Salute, include la coordinatrice pedagogica delle attività da 0-6 anni, Tania Meoni, la coordinatrice del CRED (Centro Ricerche e didattica) e delle attività 3-18 anni, Tania Terlizzi, e Annalisa Fontana del Comune di Pisa per le attività di supporto tecnico amministrativo, e si avvale della collaborazione delle Direzioni Servizi Educativi dei sei Comuni dell'Area. È in corso il passaggio nei sei Consigli Comunali dei regolamenti di funzionamento per questo sistema. 

Sempre importante, con sostanziali incrementi di finanziamento, l’impegno dei sei Comuni che anche per quest’anno hanno investito in particolari settori sensibili che riguardano la prevenzione e l’integrazione. 800.000 euro è il totale dei fondi stanziati di cui oltre 400.000 con i PEZ e dedicati ai servizi di supporto alla scuola ed altri 400.000 circa stanziati dai Comuni per servizi scolastici veri e propri, generalmente attinenti alla fascia dell’infanzia.
Strumento fondamentale si è rivelato lo Sportello di Ascolto attivo da alcuni anni e finalizzato alla precoce individuazione di situazioni di disagio familiare, sociale o psico affettivo. Nello scorso anno scolastico sono stati ben 26 gli Istituti scolastici coinvolti per un totale di 650 studenti. Nella previsione 2017/2018 il servizio ha ricevuto un incremento di finanziamento di 5000 euro.

Interessante il risultato del progetto finalizzato alla prevenzione di fenomeni di bullismo attraverso l'utilizzo del linguaggio teatrale 'come cristalli'. Realizzato insieme alla rete dei Teatri presenti nei diversi Comuni nello scorso anno, il progetto ha raggiunto e coinvolto 8 Istituti comprensivi e 15 classi che hanno svolto i laboratori. Anche questo progetto vedrà per il prossimo anno un incremento di risorse per consentire una più capillare partecipazione.
Incrementato anche il servizio di mediazione culturale pensato per favorire la reale integrazione di studenti di diversa provenienza culturale e linguistica e che si è rivelato per le scuole uno strumento utilissimo. I progetti di mediazione hanno erogato 1100 ore di servizi con 20 Istituti coinvolti.

Tra gli obiettivi della Conferenza dell’Educativo Zonale Pisana anche il Piano della Ricerca e Formazione per insegnanti di nido e scuola d'infanzia dell'area pisana per l'anno educativo 2017-2018, anche questo formulato dal coordinamento pedagogico zonale a partire dall’analisi dei bisogni e frutto di un processo inclusivo a carattere partecipativo, che rispetti le specificità dei servizi e dei territori dei Comuni che compongono la zona pisana e che, al contempo, sia rispondente a bisogni formativi d'area. La formazione zonale sarà rivolta quest’anno ai 53 servizi educativi per la prima infanzia, comunali a gestione diretta e indiretta e privati, presenti nei sei Comuni che compongono la zona educativa pisana. Sono inoltre previsti una nuova misura della qualità dei servizi secondo lo strumento predisposto con l'Istituto degl'Innocenti e un modulo formativo sulla continuità educativa 0-6 anni, rivolto alle educatrici dei nidi d’infanzia e alle insegnanti delle scuole dell’infanzia della zona.
Nello scorso anno sono state erogate 115 ore di formazione (circa 44 incontri) per un totale di 315 partecipanti.

“Le politiche educative non rappresentano affatto un settore di intervento, devono invece essere pervasive, progettate con visione d’insieme per il futuro, agire da ogni singolo cittadino/a, gruppo o istituzione con la cura dei dettagli del presente: con coerenza e qualità di relazione, ingredienti essenziali per il successo formativo. Realizzare il mainstreaming educativo è un’operazione culturale potentissima per lo sviluppo di persone e comunità intelligenti - ha dichiarato la presidente Chiofalo - questi sono i principi che hanno ispirato sin dal suo insediamento del 2008 le politiche ed il metodo di lavoro della Conferenza Educativa Zonale dell'Area Pisana. Nella pratica, abbiamo focalizzato la nostra attenzione sulla qualità del processo decisionale: analisi dei problemi, definizione condivisa di priorità di sistema con la cura necessaria per i dettagli che caratterizzano le singole (diverse tra loro) comunità, ascolto di Istituzioni e stakeholders e all’occorrenza conduzione di processi partecipativi, pianificazione, recupero delle risorse necessarie per le azioni da più canali di finanziamento a partire dal bilancio dei Comuni, realizzazione delle azioni, monitoraggio e misura dei risultati, loro ricondivisione con la comunità, riprogettazione di ciò che non ha funzionato. Spesso è stato necessario progettare strumenti ad hoc, non di rado innovativi, che abbiamo poi messo a disposizione della comunità regionale. Per pensare e agire insieme a partire dalle diversità di ognuna delle nostre sei comunità, ciascuno ha dovuto fare un passo indietro, per poterne fare insieme molti più ampi in avanti”.

Tutte le informazioni e dati dei monitoraggi sono consultabili al sito del CRED – Centro ricerca educativa e didattica www.credzonapisana.it che sarà online dal 1 ottobre.

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