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Cronaca Coltano

Ente Parco, si pensa alla rivoluzione: ecco le proposte per cambiare la città

Il Consiglio direttivo dell’Ente Parco ha adottato l’aggiornamento parziale del Piano di gestione delle Tenute di Tombolo e Coltano. Le proposte prevedono interventi a Coltano, nella Golena d'Arno, ai Navicelli e sul Litorale

Novità significative arrivano per il Parco di San Rossore. Nella sua seduta di lunedì 20 maggio infatti, il Consiglio direttivo dell’Ente Parco, presieduto dal presidente Fabrizio Manfredi, ha adottato in prima battuta l’atto col quale si avvia l’iter per l’aggiornamento parziale del Piano di gestione delle Tenute di Tombolo e Coltano.

Dopo l’acquisizione dei pareri del Comitato scientifico e dell’assemblea della Comunità del Parco, scatteranno i trenta giorni di pubblicazione dei documenti approvati, durante i quali chiunque potrà prendere visione della normativa aggiornata, previa acquisizione delle copie del materiale presso la sede di Cascine Vecchie o tramite download dall’apposita sezione sito del Parco. Ulteriori trenta giorni sono previsti per la presentazione delle osservazioni all’Ente Parco; decorso tale termine, gli uffici dell’Ente Parco elaboreranno le eventuali controdeduzioni, prima dell’approvazione finale da parte del Consiglio direttivo.

"Con questo primo aggiornamento normativo del Piano di gestione delle due tenute situate all’estremità meridionale dell’area protetta - affermano dal Parco - l’Ente Parco intende fornire una prima risposta a questioni e temi che negli ultimi anni erano stati posti alla sua attenzione, in particolare da parte dell’amministrazione comunale pisana, in veste di proposte di modifica alle norme vigenti".

Le quattro questioni salienti su cui si misura l’aggiornamento riguardano la golena d’Arno, il borgo di Coltano, la zona dei Navicelli e la mobilità del litorale.

GOLENA D'ARNO. Sarà permessa una ristrutturazione completa dei manufatti a servizio delle attività economiche, con una normativa più elastica in materia di pontili d’attracco. L’obiettivo è quello di promuovere uno sviluppo sostenibile delle attività per la nautica insediate nell’area.

BORGO DI COLTANO. Con le modifiche alle disposizioni che tutelano il borgo di Coltano, l’Ente Parco prevede la possibilità di un suo rilancio e di una sua riqualificazione, grazie alla previsione di una migliore dotazione di servizi per l’accoglienza turistica già esistente e, quale elemento di novità, alla possibilità che i soggetti privati possano svolgere attività ricettive; altro aspetto di rilievo è la valorizzazione dei centri ippici presenti nella zona. Le disposizioni del Piano di gestione ribadiscono le funzioni museali già in essere nel borgo e confermano anche l’importanza della Villa Marconi quale polo culturale di spicco.

NAVICELLI. Le modifiche approvate dall’Ente Parco nell’area dei Navicelli aprono alla prospettiva di una definitiva strutturazione dell’area produttiva e della cantieristica, con una previsione di sviluppo sostenibile delle attività.

MOBILITA' DEL LITORALE. Viene affrontato per la prima volta un tema assai complesso come quello della viabilità urbana, gravata dai noti problemi di carattere stagionale. Sono tre gli obiettivi verso i quali l’Ente Parco si rivolge: un significativo potenziamento della viabilità esistente che conduce al litorale, la realizzazione di tre parcheggi scambiatori, ognuno dei quali sarà ubicato in prossimità di ogni centro abitato della costa (Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone) e la creazione di una rete organica di mobilità ciclabile che utilizzerà anche le strade rurali, ad inclusione delle strade bianche, presenti nel territorio di Tombolo.

Le norme aggiornate dall’Ente Parco intervengono anche su alcune situazioni specifiche, relative a criticità evidenziate da altri soggetti, e riguardano in particolare la zona sportiva sulla via Pisorno, l’area degli orti vicino a Tirrenia e a San Piero a Grado e l’edificio situato sulla via Bigattiera di proprietà dell’Università di Pisa, oltre a contemplare la valorizzazione del centro ippico del litorale pisano e, infine, la riqualificazione dell’area denominata 'ex vivaio' a San Piero a Grado, che ha l’obiettivo di consentire allo stesso Ente Parco di perseguire le proprie finalità istitutive.

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