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Cronaca

Piano occupazionale al Comune di Pisa: l'intervento del Sindacato Generale di Base

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

In questi giorni l’assessore Eligi ha incontrato i sindacati e la commissione consiliare presentando il prossimo piano occupazionale.
Interveniamo ora, prima che il piano sia inserito in un documento formale da inviare ai sindaci revisori, perché  Il sindacato si attivi in tempo formulando proposte e critiche  finalizzate ad incidere sulle decisioni da assumere in materia di servizi e personale. Inutile e beffardo prendere posizione a decisioni avvenute, tipico di chi non vuole opporsi alle amministrazioni ma solo vendere fumo. Da parte nostra giudichiamo insufficiente questo piano, vorremmo entrare nel merito non solo dei numeri ma della destinazione dei nuovi assunti. E allo stesso tempo pretendiamo chiarezza sui precari e sulle modalità di gestione del personale nelle aziende partecipate.

Ci sono quindi molti aspetti da chiarire, per esempio da dove scaturisca la possibilità assunzionale del comune , nel prossimo triennio, pari al 75% del turn over. Quali sono le valutazioni del dirigente Finanze e Tributi e quanto pesano i tempi determinati e i rapporti fiduciari decisi dal Sindaco? Perché solo il 75% quando teoricamente siamo tornati al 100% dal 2018?
Il Comune di Pisa ha perso negli anni centinaia di dipendenti, solo in parte recuperati nelle aziende partecipate, ormai siamo attorno  a 700 unità.
Nel bilancio consolidato 2016 abbiamo numeri del personale dipendente delle aziende partecipate dal Comune. Si tratta di 171 unità, 57 alle Farmacie spa, 16 alla Pisamo, 59 alla Sepi (società entrate Pisa spa) , 1 solo alla Navicelli. Non è lecito sapere quanti invece siano i contratti precari, le collaborazioni e gli interinali, i contratti a tempo determinato (in alcuni casi reiterati da anni), non si capisce la ragione per la quale aziende con bilanci importanti abbiano un numero ridottissimo di dipendenti.

E’ incomprensibile, e men che mai accettabile, che la legge Madia sulla stabilizzazione dei precari non si applichi alle aziende partecipate,  mentre nel Comune di Pisa si è fatto di tutto, e di piu’, per evitare che i precari raggiungessero, mancando loro anche pochissimi giorni, i fatidici 36 mesi di servizio negli ultimi 8 anni previsti per la stabilizzazione dalla Legge Madia.
Non si capisce quali saranno i servizi da esternalizzare e quali rimarranno a gestione diretta, da oltre un anno doveva essere redatto un documento riorganizzativo frutto di una consulenza esterna, forse solo a fine anno (regalo di Natale ? E con quali costi?) ne vedremo i frutti.
Senza alcun documento scritto sui servizi da mantenere a gestione diretta e su quelli invece che la Giunta intende esternalizzare (lavoratori, consiglieri, sindacato e cittadini lo sapranno a fatti avvenuti!) si è costruito il piano occupazionale.

Stando ai numeri forniti mancano ancora (a metà Novembre) 9 assunzioni di quelle previste per il 2017, per un totale di 35 assunzioni. Non si sa ancora la ragione per la quale non si faccia un concorso per i 4 autisti scuolabus assegnando almeno ai precari un punteggio, in questo caso si attingerà dal vecchio ufficio di collocamento.
Per il 2018 sono previste 40 assunzioni, nel 2019 30 ma il numero dei pensionamenti sarà assai maggiore, da qui la urgenza di abbassare la spesa di personale e le assunzioni dirette dal sindaco per favorire nuova occupazione.
Non sono conosciute le richieste dei dirigenti in materia di personale, sarebbe stato utile confrontarle con il piano occupazionale per capire se le decisioni della Giunta rispondono ai reali fabbisogni dei servizi o solo al raggiungimento degli obiettivi di mandato del Sindaco.

Si assumeranno tra il 2018 e il 2019 16 agenti Pm in fascia  c e 5 d, in totale 21 portando finalmente gli organici dei vigili a 150 unità  Ma attenzione due di queste assunzioni saranno destinate alle unità cinofile e gran parte al centro storico in funzione dei Daspo. Non è di questo che la Pm e i quartieri hanno  bisogno.

Anche gli organici nelle scuole non aumentano, per esempio si assumerà una coordinatrice pedagogica, non si assumono maestre ed educatrici(solo 2 nel 2018)  ma solo ruoli direttivi . Non è la stessa cosa avere un nido a gestione diretta e uno in convenzione dove le lavoratrici hanno un contratto sfavorevole, lavorano due ore a settimana in meno e percepiscono salari inferiori di 300\400 euro.
Nessuna assunzione nei servizi operai (destinati a scomparire nonostante che alcune esternalizzazioni e global siano costati di piu’) , pochi nei tecnici (solo 13 dei quali 2 in fascia d) e negli amministrativi (30 in due anni dei quali 7 in fascia d con incarichi da funzionari) nonostante molti uffici siano da anni alle prese con gravi carenze di organico).
Si obietterà che le normative sono responsabili delle mancate assunzioni e in numero adeguato alle necessità (ma perché allora i sindaci non prendono mai posizione contro leggi di bilancio e patti di stabilità??), quello che vediamo è altro, ossia un certo numero di assunzioni a coprire la deriva securitaria della Pm, le esternalizzazioni nei servizi educativi, il progressivo smantellamento dei servizi fino ad oggi a gestione diretta, l’impoverimento degli uffici al cittadino.

Questo è il piano occupazionale al comune di Pisa, poi la retorica degli uffici comunicazione del Sindaco ne magnificherà le sorti ma la sostanza è ben diversa.

 

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