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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Cascina

Cascina: si apre la strada del recupero dell'area ex Quaglierini

L'amministrazione comunale ha accolto un progetto privato partito nel 2015, seguirà una presentazione pubblica

La riqualificazione dell'area dell'ex-fornace Quaglierini rappresenta un'opportunità di recupero per terreni abbandonati da anni, con cui realizzare nuovi servizi per i cittadini e nuovi alloggi. "Il nostro Comune esce dall'immobilità - spiega il sindaco, Michelangelo Betti - con questo intervento, attuato da soggetti privati, possiamo riuscire a riqualificare un opificio inutilizzato da molto tempo, superando l'uso artigianale dei terreni ed eliminando così la possibilità di un ritorno del traffico pesante nell'area. La progettazione era partita nel 2015, ma solo in questi mesi siamo riusciti a portarla a conclusione, dopo un po' di anni di tentennamenti. Abbiamo scelto di lavorare senza clamori mediatici, ma portando avanti programmi importanti. In queste settimane presenteremo il progetto ai cittadini e speriamo che ci siano tutti gli elementi per vederlo attuato entro breve tempo". 

Nell'area di Pettori dove sorgeva la fornace saranno realizzati edifici da destinare a residenza, compresi quattro alloggi di edilizia residenziale sociale, una piccola parte di volumi a destinazione commerciale, un centro culturale da convenzionare con il Comune e sono previsti altri volumi da destinare a strutture di interesse pubblico. Il soggetto attuatore realizzerà inoltre, in aggiunta al numero di stalli previsti da normativa, un parcheggio pubblico nell'area a nord del comparto e sono previsti oltre 12mila mq di verde pubblico.

"Ci teniamo a mettere in evidenza - afferma l’assessore Irene Masoni - che ciò che è stato votato ieri rende attuabile una previsione urbanistica precedente: quello che sarebbe potenzialmente sorto in quell'area non è stato deciso nella seduta del consiglio comunale di ieri ma in sede di redazione del regolamento urbanistico ormai più di sei anni fa. E’ innegabile che l'ansa dell'Arno abbia bisogno di interventi di mitigazione che vadano a migliorare la qualità della vita: la crescita degli abitanti insediati senza un'adeguata attenzione alle capacita infrastrutturali è un problema oggettivo di quella zona del nostro territorio, ma anche di altre frazioni. Ricondurre il problema ad un piano che va a recuperare un'area che versa in condizioni di degrado da anni, come fatto da alcuni consiglieri nella seduta di ieri, riflette posizioni del tutto pretestuose e buone solamente per stuzzicare i malumori dei cittadini. Il territorio ha bisogno di essere governato, ma deve esser governato nei momenti e con gli strumenti idonei, con interventi che abbiano un impatto sistemico sulla funzionalità della rete. Le esigenze e le problematiche in termini di viabilità, di mobilità, di accessibilità sono molto chiare a questa amministrazione, come dimostrano le nostre posizioni sul Piano strutturale intercomunale. Occorrono studi e approfondimenti che definiscano, proprio nell'ansa e nelle altre frazioni, le strategie di miglioramento di tutti questi aspetti. Lo faremo con il nuovo POC, lo stiamo già facendo rimettendo mano al Piano Strutturale Intercomunale". 

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