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Cronaca

Comune di Pisa: approvato dalla Giunta il Piano triennale anticorruzione

Implementato l'uso delle tecnologie per l'efficacia dei controlli e potenziato il sistema di programmazione delle attività ispettive

Approvato dalla Giunta comunale pisana il Piano triennale di prevenzione della corruzione (Ptpc) 2016/2018. Introdotto dalla legge 'anticorruzione' 190/2012, è lo strumento con cui l’Amministrazione individua e misura il rischio di esposizione a fenomeni corruttivi e predispone azioni mirate per ridurre la possibilità di comportamenti disfunzionali. Il Piano, come prevede la legge, deve essere aggiornato annualmente.

"Teniamo in tensione - ha dichiarato il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi - e aggiorniamo tutti gli strumenti che ci dà la complessa legislazione anticorruzione, facendo tesoro dei rilievi su procedimenti e aree di rischio. Inoltre monitoriamo l'applicazione del codice etico, la 'Carta di Pisa', che autodisciplina la condotta degli amministratori del Comune e di quelli delle società partecipate nominati dal Sindaco. Sottolineo che il continuo potenziamento del portale web del Comune è anche una scelta per migliorare sempre più la trasparenza. Siamo impegnati alla collaborazione con tutte le istituzioni preposte alla prevenzione a garanzia della legalità".

Nell’ottica del miglioramento continuo sono stati misurati, verificati e valutati i risultati ottenuti negli anni precedenti, evidenziando i punti di forza e di debolezza del sistema, al fine di affinare e perfezionare i meccanismi di efficacia, efficienza e trasparenza del processo di prevenzione della corruzione e di tutela della legalità del Comune di Pisa. Partendo quindi da un quadro dettagliato della situazione attuale, il piano prende vita dalle linee guida disposte dalla stessa Giunta: avvio di un nuovo percorso di partecipazione sia interno al Comune di Pisa sia esterno all’Amministrazione; utilizzo e promozione degli strumenti informatici nella gestione delle attività di prevenzione dei fenomeni e dei comportamenti corruttivi; introduzione di elementi innovativi per il monitoraggio e il controllo delle attività maggiormente esposte a rischi corruttivi.

Nel precedente Piano triennale per la trasparenza e l’anticorruzione sono stati attuati punti fondamentali: monitoraggio dei lavori, dei servizi e delle forniture di beni è migliorato sensibilmente anche grazie a nuove procedure informatiche; aumento del ricorso al Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (Mepa); aumento della trasparenza nella determinazione delle stime dei beni; adozione di linee guida in materia di acquisti di beni e servizi; istituzione di alcuni elenchi tematici di operatori interessati a partecipare a procedure selettive e affidamenti di lavori pubblici; reingegnerizzato e reso più lineare e trasparente il flusso delle delibere; implementato ed esteso anche a due delle tre società partecipate che in maniera più significativa prevedono la realizzazione di lavori pubblici (Pisamo e Navicelli); un sistema informativo sui lavori pubblici.

A questo si sono aggiunti sostanziali elementi di miglioramento inseriti nel nuovo piano 2016-2018: utilizzo di nuove tecnologie per potenziare l’efficienza dei controlli in particolare: acquisizione del software dalla Camera di Commercio per incrociare le banche dati sulle aziende e far emergere potenziali criticità; estensione utilizzo applicativo AliceAppalti a tutte le società in house che effettuano lavori pubblici (incluso Apes); adozione di un sistema della qualità unitario in materia di lavori pubblici; estensione degli elenchi degli operatori economici ad ulteriori settori relativi a lavori pubblici; potenziamento delle modalità di controllo sugli incarichi conferiti dall’ente, in particolare sulle nomine dei rappresentanti del Comune all’interno delle società partecipate; potenziamento e migliore programmazione delle attività ispettive (soprattutto in campo edilizio e commerciale); aggiornamento dei regolamenti anche sulla base delle novità normative

"Il nuovo Piano - sostiene l’assessora Marilu Chiofalo - fa tesoro dell'analisi critica realizzata in questi anni nelle aree a maggiore esposizione di rischio, e raccoglie osservazioni fatte da Associazioni come Libera Pisa. Avvieremo un processo di consultazione con i Ctp, le società in house, associazioni di categoria, sindacati, associazioni che si occupano di cultura della responsabilità e della legalità, sistema educativo, e singoli cittadini che possono depositare le loro osservazioni attraverso il sito del Comune".

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