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Cronaca

Degrado a Piazza dei Cavalieri: se ne parla in consiglio comunale

Dopo l'assemblea pubblica di martedì sera, l'argomento resta al centro dell'attenzione. Alla consulta comunale degli studenti l'assessore Ciccone presenta gli spazi a disposizione dei giovani. Il sindaco: "Sarà collocato un maggior numero di cestini"

piazza-dei-cavalieriNon si placano le polemiche intorno alla questione di Piazza dei Cavalieri, al centro di un contrasto aperto tra cittadini alla ricerca di quiete da un lato e studenti desiderosi di avere uno spazio di ritrovo dall’altro. In mezzo l’amministrazione comunale guidata da un sindaco Filippeschi che qualche settimana fa aveva annunciato un presidio di forze dell’ordine per dire no al degrado. Da qui le proteste si sono alzate e si sono manifestate prima con una street parade degli studenti e poi con un’assemblea pubblica l’altra sera nella stessa Piazza dei Cavalieri, alla quale hanno partecipato circa duecento persone. Oltre ai numerosi studenti, anche residenti e rappresentanti politici. Assente invece il sindaco Marco Filippeschi. Durante l’assemblea il confronto è stato soprattutto tra gli abitanti che chiedono rispetto verso le loro ore di riposo e gli studenti che hanno bisogno di un luogo di ritrovo. Minimo comune denominatore dei due diversi punti di vista: la necessità di spazi sociali.

E proprio su questo punto si è concentrata stamattina la consulta comunale degli studenti, il nuovo organismo promosso dall’amministrazione comunale e composto dai rappresentanti studenteschi eletti nei diversi organi dell’ateneo, alla quale sono intervenuti anche l’assessore alla politiche giovanili Maria Paola Ciccone e quello alle politiche socio-educative Maria Luisa Chiofalo. “Una riunione cordiale, in cui si è registrato un consenso unanime sul fatto che non esista alcun diritto a suonare e ascoltare musica ad altissimo volume fino a tarda ora della notte, ad abbandonare bottiglie e rifiuti nelle piazze e ad imbrattare muri ed edifici del centro storico, alcuni dei quali veri e propri capolavori, come la Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri - ha spiegato l’assessore Maria Paola Ciccone - è soltanto per sanzionare questi comportamenti, infatti, che le forze dell’ordine sono intervenute nei giorni scorsi in Piazza dei Cavalieri e non certo per vietare l’aggregazione giovanile, che è un diritto sacrosanto purché esercitato nel rispetto dei residenti e degli abitanti della zona”.

La consulta è stata anche l’occasione per fare il punto sugli spazi culturali e aggregativi messi a disposizione dall’amministrazione comunale: dalla Leopolda al polo espositivo di San Michele degli Scalzi, passando per l’anfiteatro di Calambrone, Palazzo Lanfranchi, la nuova bilblioteca comunale, che sarà pronta entro fine anno, la riqualificazione della Cittadella, recentemente acquisita dal Demanio, e il futuro centro che nascerà in via Gioberti. “In tutto fanno circa 30 milioni d’investimenti, in parte già realizzati e in parte in fase di realizzazione, ma con scadenze precise e vincolanti - ha detto ancora l’assessore Ciccone - non parole, ma fatti e opere concrete a cui vogliamo aggiungerne altre: stiamo infatti lavorando alla realizzazione di una mappa dei luoghi aggregativi che, una volta ultimata, presenteremo e discuteremo con la città e con tutti i soggetti interessati”. “Dalla Consulta è giunta la richiesta di portare quanto prima la questione dei luoghi d’aggregazione giovanile all’attenzione della Cut (Conferenza Università e Territorio) e così faremo” ha concluso l’assessore.

Intanto si parla del “caso” Cavalieri anche nel corso del question time durante il consiglio comunale di oggi. Il consigliere di Rifondazione Comunista Maurizio Bini ha infatti chiesto al primo cittadino spiegazioni sulla militarizzazione della città ed in particolar modo di Piazza dei Cavalieri. “Non è in atto nessuna militarizzazione - ha risposto Filippeschi - anzi mi sono sempre lamentato e mi lamento ancora che le dotazioni di uomini delle Forze dell'Ordine sono insufficienti e addirittura risultano vacanti ben 21 posti”. Entrando nello specifico di Piazza dei Cavalieri il sindaco ha spiegato che  si è trovato di fronte decine di lettere di residenti che protestavano di non poter dormire. “E’ mio dovere garantire il diritto al sonno dei miei cittadini. E chi vuole vivere liberamente le strade e le piazze di Pisa deve rispettare le regole della civile convivenza: ad un certo punto i rumori e i suoni devono cessare. Non è sicuramente attività legale portare damigiane di vino o casse di birra in piazza”. Filippeschi ha confermato che sarà fatto tutto il possibile per semplificare i vari problemi, collocando ad esempio nuovi cestini per raccogliere rifiuti. Più complicata invece appare la possibilità di posizionare bagni chimici visto il parere negativo della Soprintendenza.

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