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Cronaca

Pisa Book Festival: scelti i 3 finalisti del Premio per la Traduzione Letteraria

Nello stesso contesto sarà assegnato anche un Premio alla Carriera a Bruno Mazzoni, tra i massimi esperti in Italia di lingua e letteratura romena

La prima edizione del Pisa Book Translation Award, il Premio organizzato dal Pisa Book Festival in collaborazione con il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, annuncia la terzina dei finalisti selezionata dalla giuria di esperti.

I testi finalisti sono: Bernardo Atxaga, Obabakoak, traduzione di Sonia Piloto Di Castri, (21lettere, 2020 - edizione originale basca 1988), Martin Michael Driessen, Fiumi, traduzione di Stefano Musilli, (Del Vecchio Editore, 2020 - edizione originale olandese, 2016), Grigorij Služitel, Il mondo secondo Savelij, traduzione di Sydney Vicidomini, (Francesco Brioschi Editore, 2020 - edizione originale russa, 2019). 

Il vincitore del Pisa Book Translation Award sarà decretato dalla Giuria Popolare, composta da studenti universitari, studenti e docenti liceali e lettori forti, e proclamato alla Cerimonia di premiazione di sabato 2 ottobre all’interno della XIX edizione del Pisa Book Festival, il salone dell’editoria indipendente, in programma da giovedì 30 settembre a domenica 3 ottobre. Nello stesso contesto sarà assegnato anche un Premio alla Carriera a Bruno Mazzoni, tra i massimi esperti in Italia di lingua e letteratura romena, di cui è stato professore ordinario all’Università di Pisa. Già insignito del Premio nazionale per la traduzione del Ministero dei Beni Culturali nel 2008, Bruno Mazzoni ha tradotto i testi della poetessa Ana Blandiana e di Mircea Cartarescu, più volte candidato al Nobel per la letteratura e finalista del Premio Strega europeo 2016.

La prima edizione del Pisa Book Translation Award, che è riservato agli editori iscritti nel catalogo del Pisa Book Festival negli anni 2019-2020-2021 e ha lo scopo di valorizzare il prezioso contributo dato dalle traduttrici e dai traduttori alla diffusione delle conoscenze e agli scambi culturali tra le nazioni, ha visto la partecipazione di una ventina di testi narrativi e saggistici, tradotti da undici lingue diverse (croato, francese, georgiano, inglese, olandese, polacco, portoghese, russo, serbo, spagnolo, tedesco) e appartenenti a culture letterarie europee ed extra-europee. Le opere presentano una fenomenologia molto ampia, che spazia dalla raccolta di racconti al romanzo, dal resoconto di viaggio alla divagazione autobiografica, dallo studio antropologico al romanzo documentario. 

La giuria del Premio è presieduta da Roberta Ferrari, docente di Letteratura Inglese all’Università di Pisa; gli altri componenti sono: Alberto Casadei, docente di Letteratura Italia all’Università di Pisa e condirettore della rivista 'Italianistica', Roberta Cella, docente di Linguistica italiana e Storia della lingua italiana all’Università di Pisa e condirettrice della rivista 'Italiano a scuola', Lucia Della Porta, editrice e direttrice del Pisa Book Festival, Enrico di Pastena, docente di Letteratura spagnola all’Università di Pisa e condirettore della rivista 'Anuario Lope Vega'. 

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