rotate-mobile
Cronaca San Piero a Grado

Maleodoranze a San Piero a Grado: bambini a scuola con le maschere

Prosegue la mobilitazione dei residenti. Decine le persone che si sono sentite male in seguito agli sversamenti di fanghi avvenuti nei giorni scorsi

Alunni e genitori a scuola con le mascherine. E' la protesta andata in scena questa mattina, 16 settembre, alle scuole medie 'Castagnolo' e alle elementari 'Rismondo' di San Piero a Grado in occasione del primo giorno di scuola. La frazione è al centro delle cronache cittadine per le maleodoranze dovute agli sversamenti di fanghi avvenuti nei giorni scorsi in un'azienda agricola della zona. Sversamenti che hanno provocato la protesta dei residenti e l'emissione, da parte del sindaco Michele Conti, di un'ordinanza contingibile e urgente per impedire lo scarico di questo materiale, con le operazioni che al momento si sono quindi fermate. E' stato quindi disposto che la Polizia Municipale e gli altri soggetti preposti al controllo del territorio provvedano alla verifica dell'osservanza dell'ordinanza.

Diverse anche le persone che, in seguito agli scarichi, avrebbero accusato malori e problemi di salute. "In tutto una settantina di residenti - spiega Bernardo Lelli, del comitato 'Comunità di San Piero a Grado' - si sono rivolti alle cure del pronto soccorso, accusando malori di diversa natura, come problemi respiratori, rossore agli occhi, vomito o diarrea. Stiamo raccogliendo i referti e inoltreremo un esposto all'ISDE, l'associazione dei medici per l'ambiente".

Nei giorni scorsi il comitato aveva denunciato la situazione a Questura, Procura, Parco, Comune, Arpat e Carabinieri forestali. "Ci sono stati diversi sopralluoghi da parte delle varie autorità - continua Lelli - e ora stiamo aspettando i risultati delle analisi effettuate da Arpat".

Una nuova manifestazione è intanto in programma per lunedì 23 settembre a partire dalle ore 8. "Ci saranno due cortei - continua Lelli - che partiranno dalle scuole elementari e dalle scuole medie di San Piero a Grado per poi congiungersi e terminare la manifestazione di fronte all'azienda in cui sono stati effettuati gli sversamenti".

Legambiente: "Sia fatta chiarezza"

Sulla vicenda, alla quale si starebbe interessando anche Striscia la Notizia, interviene anche Legambiente Pisa che vuole vederci chiaro. "Causa accertata delle maleodoranze - scrive in una nota l'associazione ambientalista - è lo spargimento nei campi limitrofi dei cosiddetti 'gessi di defecazione', un composto per 'migliorare le prestazioni dei terreni' derivato dalla trasformazione di materiale biologico. Si tratta di un’operazione che dovrebbe trasformare un rifiuto in un utile fertilizzante, un esempio di economia circolare che consentirebbe di recuperare risorse della natura. Ma non è sempre così".

Legambiente ricorda quindi come "la magistratura (Cass. III Pen. 16903/2015)  ha stabilito che il gesso di defecazione resta un rifiuto se depositato in forme che di fatto sono uno smaltimento improprio. Lo spargimento dei fanghi di depurazione è una pratica che può essere un buon esempio di economia circolare o una pericolosa forma di inquinamento diffuso sui campi e poi sulle nostre tavole". Una pratica che resta tuttavia "inaccettabile senza le dovute garanzie".

Foto dalla pagina Facebook 'Comunità San Piero a Grado - La Vettola'

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Maleodoranze a San Piero a Grado: bambini a scuola con le maschere

PisaToday è in caricamento