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Cronaca

Pisa: Sindacati di Polizia – Legittimo manifestare il dissenso

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Francesco REALE, Segretario Generale del SIULP Toscana, che conta oltre 2199 poliziotti iscritti in Regione, interviene dopo che nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali della Polizia di Stato SIULP - SAP - SIAP - UGL e CONSAP hanno indetto una manifestazione pubblica per denunciare l'incredibile iniziativa del comandante la Polizia Municipale di Pisa che nel corso di un servizio di ordine pubblico ha preteso di identificare una poliziotta in organico presso la locale Polizia Scientifica.
Ho seguito la questione attraverso il costante contatto con Vito Giangreco, Segretario Generale del SIULP di Pisa e leggendo le cronache pubblicate su “La Nazione” e su “Il Tirreno”.
Non entro nel merito dell’episodio, censurabile, considerato che sosteniamo l’operato della struttura SIULP pisana, mi lascia però particolarmente perplesso l’articolo pubblicato il 30 dicembre scorso sul quotidiano “Il Tirreno”, titolato “Sindaco e vigili vicino a Bortoluzzi”, dove il vice comandante Paolo Migliorini oltre a ribadire, legittimamente, la propria vicinanza e di tutto il Corpo al suo comandante Massimo Bortoluzzi rilascia commenti, non richiesti ma soprattutto inopportuni, sulla natura dell’iniziativa del SIULP e delle OO.SS. SAP – SIAP – UGL e CONSAP che, a suo dire, “esprime un disagio ben più antico”.
Non è chiaro, peraltro, a quale ben più antico disagio si riferisca.
Lascia perplessi l’agitare lo spettro della guerra tra corpi di Polizia a cui nessuno ha mai pensato anzi il Siulp pisano ha sottolineato la propria stima, a scanso di equivoci o strumentalizzazioni, verso i colleghi della Polizia Municipale.
Mai vi è stato un riferimento agli operatori della Polizia Municipale mentre è chiara la stigmatizzazione rispetto all’insolita iniziativa del comandante la Polizia Municipale.
Lascia però molto più perplessi ma addirittura irritati l’espressione “facinorosi” utilizzata in un passaggio specifico dell’articolo “Dispiace pensare che solo per colpa di alcuni facinorosi debbano sentirsi compromessi legami di collaborazione che uniscono polizia e vigili”. Sarebbe il caso di chiarire se si tratta di una licenza poetica dell’autore dell’articolo oppure chi siano i destinatari del termine perché si lascia intendere possa essere indirizzato verso i sindacalisti protagonisti della protesta.
Ritengo, a questo punto, che il Sig. Migliorini dovrebbe pesare le parole o altrimenti assumersene tutte le responsabilità diventando più esplicito e riflettendo a fondo sul senso del termine. Facinoroso significa Incline, dedito ad atti di ribellione e di violenza sinonimo di rissoso.
I rappresentanti delle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato che hanno manifestato sono poliziotti, che stanno spendendo tre terzi del loro lavoro in Polizia, e non risulta siano proprio inclini ad atti violenza o siano rissosi. Fino a prova contraria!
Il SIULP, come evidentemente le altre quattro OO.SS. che quindi non sono solo alcune ma la maggiorparte delle sigle sindacali della Polizia di Stato, non ha dovere di subordinazione come alcun vincolo di natura culturale, gerarchica o politica rispetto a chicchessia.
Il SIULP che non ha Governi, nazionali o locali, amici e neanche nemici è equidistante dalla realtà politica ed è libero di esprimere il proprio dissenso a 360 gradi.
Corre il caso di rammentare che in questo Paese come in Toscana e come anche a Pisa (già da tempo non più una repubblica marinara) il diritto di manifestare il proprio dissenso è garantito dalla Costituzione Italiana. Nei modi e nei tempi previsti dalla legge.
Le motivazioni addotte, chiare e sottolineate dal SIULP e dalle altre OO.SS. non necessitano di analisi o di riletture di parte che paiono volte esclusivamente a minimizzare il caso, ritenuto invece legittimamente sostanziale da chi non fa “polemiche” ma contesta un fatto e chiede provvedimenti.
Legittimo è manifestare così come è legittimo richiedere le dimissioni di una qualsiasi autorità pubblica. Non ci sembra una stranezza in un Paese civile. Tutto questo non ha niente a che vedere con i rapporti di collaborazione e stima che restano considerevoli tra Polizia di Stato e Polizia Municipale, non facciamo confusione solo al fine di distogliere l’attenzione dal problema.
Gli operatori della Polizia di Stato e della Polizia Municipale sono abbastanza intelligenti da soli per comprenderlo non siano i luogotenenti a prospettare criticità pregiudicanti.
Concludendo, sottolineiamo che non abbiamo bisogno di lezioni, non diamo lezioni, non polemizziamo, non facciamo schermaglie, non vogliamo compromettere alcun rapporto di coordinamento che invece sollecitiamo nella corretta dimensione.
Restiamo anche in attesa di condividere con il Sig. Migliorini la nostra certezza che di norma non esistono facinorosi tra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e tantomeno tra coloro che rappresentano i sindacati nella Polizia di Stato.

Il Segretario Generale
Francesco Reale

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