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Cronaca

Polemica social sul centro trapianti, il chirurgo si scusa ma sottolinea: "Distanza fra classe dirigente e gente comune"

Il Dott. Daniele Pezzati in una lettera chiarisce i dettagli del suo sfogo diventato virale

L'Aoup prima ed il governatore Rossi poi avevano risposto alle parole del Dott. Daniele Pezzati, che in uno sfogo su Facebook aveva parlato di un possibile depotenziamento del centro trapianti pisano. Un post nato al termine di una lunga giornata di interventi, che offre anche lo spaccato familiare difficile di chi fa del proprio lavoro, così importante per salvare vite, una vocazione. 

In una lettera il chirurgo ha voluto spiegare meglio le sue parole al Direttore dell'Unità operativa di Chirurgia epatica e del trapianto di fegato Paolo De Simone. Questi, presentando all'azienda ospedaliera la missiva, ha scritto che "tramite il suo post intendeva far esaltare lo spirito di sacrificio di tutti i colleghi della nostra Unità operativa e di quelle che collaborano quotidianamente con noi". "Ugualmente Pezzati - prosegue De Simone - si scusa del tono con cui si rivolge alla politica regionale, dimenticando che l'istituzione del programma di trapianto di fegato a Pisa e la sua espansione sono state fortemente volute e sempre sostenute dalla Regione stessa".

La lettera del chirurgo

Dopo un breve incipit sulla "tempesta mediatica" che lo ha visto coinvolto, il Dott. Pezzati spiega: "Non sono un fan dei social network che utilizzo solamente per comunicare con una ristretta cerchia di amici lontani. Il giorno 31 dicembre ho scritto, dopo essere tornato da un faticoso turno di lavoro, un  post esprimendo alcuni sentimenti che desideravo condividere con i miei amici più cari. Ho purtroppo sottovalutato, anzi, non ho neppure pensato che così tante persone fossero interessate a ciò che avevo scritto. La posso definire forse una ingenuità di un uomo che nella vita non si è mai curato di far sapere al mondo cosa facesse".

Si racconta il medico: "Sono un chirurgo e lo dico con estremo orgoglio. Faccio i trapianti che, per me, è il lavoro più bello del mondo perché è un modo di tramutare la morte di qualcuno nella vita di un altro. Non ho mai lavorato per vivere ma piuttosto vivo per il mio lavoro che mi ha sempre dato la possibilità di aiutare chi ne ha bisogno. Personalmente odio definirlo un lavoro ma piuttosto (ironicamente) un'insana passione. Sono un fiorentino ma figlio adottivo orgoglioso di Pisa, fiero dipendente di un'Azienda e membro di una Equipe che non ha eguali per competenze ed attaccamento al lavoro. Sono anche un fiero Toscano e, come tale, attaccato alle sue radici che mi hanno richiamato dagli Stati Uniti per servire una Regione con una storia senza eguali".

Poi si entra nel dettaglio della polemica: "Sono anche un uomo e come tale talvolta leggo giornali ed ascolto la TV. La notizia più volte riportata sui giornali di un possibile nuovo centro trapianti di fegato a Firenze ed un depotenziamento di quello di Pisa mi ha colpito e ferito. E' così che ci si sente quando cercano di levarti ciò per cui vivi ed hai speso la tua vita. Vero è che, come ho appreso, la notizia è stata più volte smentita dalla Regione Toscana anche se continuava ad aleggiare e rimbalzare quotidianamente tra le mura degli ospedali. Ho massimo rispetto per tutti coloro che lavorano a prescindere dal loro mestiere e non era mio intendimento passare come un angelo come molti mi hanno definito. Non era neppure mio intendimento passare come un martire perché ho scelto di fare quello che faccio senza costrizioni. Mi dispiace che la Regione, alla quale va riconosciuto il merito di aver contribuito alla creazione del nostro Centro, si sia sentita chiamata in causa dalle mie dichiarazioni e per questo mi scuso".

Al di là della polemica, Pezzati fa alcune considerazioni: "Con ciò che ho scritto volevo piuttosto dare risalto al fatto che troppo spesso la gente comune come me sente una distanza incolmabile con la classe dirigente; forse una maggiore vicinanza permetterebbe benefici ed eviterebbe molte incomprensioni. Mi farebbe piacere che qualcuno un giorno venisse con noi in una sala operatoria a vedere cosa facciamo, a capire le nostre debolezze, forze ed esigenze.
Vorrei che il supporto fosse un po' oltre una dichiarazione su un giornale perché, per me, una stretta di mano di persona vale più di cento articoli".

Pezzati conclude: "Mi scuso di aver utilizzato una forma di comunicazione come i social che, anche se predominante, espone a pericoli di strumentalizzazione. Chiedo a tutti i politici e non di non utilizzare le mie parole per contraddittori pubblici che nelle ultime ore hanno esposto me e la mia famiglia ad una pressione insostenibile. Ringrazio la mia famiglia e tutte le persone con le quali lavoro".

Il commento del Rettore Paolo Mancarella

"Intendo esprimere la mia profonda gratitudine a tutto lo staff pisano, di cui il dott. Pezzati è parte - ha scritto il rettore dell'Università di Pisa (qua la nota completa) - che da anni fa del nostro centro un'eccellenza assoluta a livello nazionale e non. Smantellare o indebolire una simile realtà sarebbe scellerato e di questo è ben consapevole il governo regionale, come più volte ribadito dal presidente Rossi e dall'assessore Saccardi. Ho avuto rassicurazioni in tal senso dal presidente Rossi in persona, nel corso di un colloquio privato svoltosi solo due mesi fa, dove abbiamo ribadito la comune volontà di definire, insieme al nuovo Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana di imminente nomina, un progetto di sviluppo delle nostre eccellenze, alla quale il governo regionale darà il suo contributo in termini di risorse. Tra queste eccellenze vi è sicuramente il centro trapianti pisano, che dovrà rimanere centro di riferimento a livello toscano in modo da poter crescere e svilupparsi, anche creando percorsi virtuosi di collaborazione con professionisti presenti altrove in Regione. Io stesso mi farò garante affinché ciò accada, con Pisa baricentro di una realtà rappresentativa di un primato indiscusso per la nostra città e per la nostra Toscana". 

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