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Cronaca Cascina

Cascina, contributi per gli studenti in difficoltà, la Lega: "Più della metà sono stranieri"

Susanna Ceccardi, consigliere comunale del partito del Carroccio, sottolinea la necessità di modificare la normativa dell’assegnazione dei contributi pubblici, basandola non solo sulla residenza ma anche sulla cittadinanza

E' polemica a Cascina dopo la pubblicazione della graduatoria 'Pacchetto Scuola' con gli aventi diritto ad un contributo economico, destinato agli studenti in condizioni socio-economiche più difficili, finalizzato all’acquisto dei libri di testo o di altro materiale, modulato su un ISEE non superiore ai 15.000 euro. "Scorrendo la graduatoria - afferma Susanna Ceccardi, consigliere comunale della Lega Nord di Cascina - si nota con stupore che più della metà dei richiedenti sono stranieri, prevalentemente extracomunitari, che attingono alle risorse del nostro welfare, visto che per partecipare al bando è sufficiente avere il requisito della residenza nel comune di Cascina".

“Vorrei sapere se a Tunisi il pacchetto scuola è elargito così generosamente agli stranieri come facciamo in Italia - incalza Ceccardi - credo che in un Comune come il nostro, dove la manutenzione urbana lascia molto a desiderare e tante altre sarebbero le priorità da affrontare, non possiamo permetterci di mantenere tutto il terzo mondo che si trasferisce da noi. Se diamo sussidi col solo requisito della residenza e del reddito, è chiaro che sempre più disperati si trasferiranno qui solo per vivere alle spalle dei contribuenti. Questo meccanismo è destinato a implodere e a scatenare tensioni sociali inimmaginabili. Dobbiamo lavorare a tutti i livelli affinché la normativa dell’assegnazione dei contributi pubblici sia modificata. L’immigrazione di massa ha sconvolto la realtà sociale, non possiamo far finta di niente e assegnare contributi utilizzando il solo criterio della residenza e non quello della cittadinanza".

“Nei bandi deve essere inserita la 'preferenza nazionale': se l'immigrazione regolare in Italia è del 7% allora il 7% nelle graduatorie deve essere dedicato agli immigrati, ma il restante 93% alle famiglie italiane. Prima i nostri cittadini e poi chi viene dall'altra parte del mondo” conclude Edoardo Ziello della Lega Nord Cascina.

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