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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Polo Piagge a disposizione delle scuole, i docenti del Buonarroti: "Il Comune accetti o dia alternativa"

Gli insegnanti sottolineano la necessità di spazi e chiedono che sia accolta l'offerta dell'Università

Dopo la presa di posizione dei genitori del Liceo Buonarroti sulla ripartenza della scuola a settembre, anche gli insegnati della stessa struttura intervengono, sulla stessa linea ed anche in maniera più netta rispetto le famiglie: "La scuola non può diventare la vittima sacrificale della pandemia e delle liti tra istituzioni".

Con queste parole infatti si chiude l'appello formulato dai docenti, che hanno scritto come i genitori una lettera aperta alle istituzioni. "In questi giorni - scrivono - stanno emergendo tutti i problemi legati alla riapertura delle scuole a settembre. L’intenzione da parte di tutti è quella di poter ricominciare il prossimo anno scolastico in presenza, garantendo livelli di sicurezza adeguati, nonché il ricorso, per quanto possibile, a forme di didattica a distanza con i suoi limiti enormi sia sul piano della didattica e del dialogo educativo, che su quello della partecipazione, determinando situazioni di difficoltà notevoli per alcuni studenti".

"Come in tutte le altre scuole - proseguono gli insegnanti - anche al Liceo Buonarroti sono stati eseguiti sopralluoghi per definire, alla luce delle indicazioni nazionali, il posizionamento degli studenti e dei docenti, la distribuzione dei banchi, le regole di comportamento, gli orari per lo svolgimento delle attività in modo da rendere minimi gli assembramenti nei corridoi, causati dagli spostamenti da un’aula all’altra, e consentire l’agibilità ai laboratori. Come era prevedibile, è stato rilevato dal Responsabile della Sicurezza, che ha effettuato l’ispezione con il Dirigente, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e i collaboratori, come i numeri non tornino: la particolare conformazione dell’istituto, anche sul piano della distribuzione e divisione degli spazi e delle aule, determina l’impossibilità di sfruttare appieno i metri quadri a disposizione per la forma irregolare delle aule".

Torna quindi il problema degli spazi e del numero degli studenti per classe. E la scadenza di settembre incombe, molto più vicina di quanto appaia. "A questa incertezza si aggiunge anche l’indeterminatezza della data di inizio delle attività didattiche in Toscana, ancora non deliberata". E pesano per i docenti le tensioni fra Comune e Università: "Abbiamo appreso con preoccupazione dalla stampa che l’amministrazione Comunale e l’Università sono in disaccordo rispetto alla possibilità che l’Università metta a disposizione della Provincia aule da distribuire alle scuole che ne abbiano bisogno, come ad esempio la nostra. L’assessore alle Politiche educative Sandra Munno non ritiene un’ipotesi praticabile concedere, seppur temporaneamente, le 26 aule del Polo Piagge, inizialmente concesse alle Scuole superiori dal rettore dell’Università Paolo Mancarella, contestato dal Sindaco Conti. Anche le voci sindacali intervenute sembrano dimenticare completamente le esigenze della scuola. Auspichiamo che l'Amministrazione comunale riconsideri l’offerta dell’Università oppure fornisca al più presto alternative praticabili".

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