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Cronaca

Scolmatore, sì al progetto di potenziamento: inizio lavori nel 2015

Si è riunita martedì la Conferenza dei servizi che ha discusso sull'intervento al canale, opera idraulica fondamentale in occasione delle ultime piene, ma che allo stato attuale ha una capacità di deflusso minore rispetto al progetto originario

Via libera dalla Conferenza dei servizi al progetto definitivo di potenziamento del Canale Scolmatore predisposto dal Servizio difesa del suolo della Provincia di Pisa. 

Si apre adesso la fase di elaborazione del progetto esecutivo, che si prevede sarà completato entro il mese di luglio. Successivamente si procederà all'appalto dell'opera, con una stima di conclusione dell'iter entro il 2014. L'inizio dei lavori avverrà conseguentemente nella primavera del 2015.

"Nei prossimi mesi - spiega il presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni - sarà all'opera anche il collegio di vigilanza (composto da Regione, Province di Pisa e Livorno, Comuni di Pisa, Livorno e Collesalvetti, Autorità portuale di Livorno, Camere di commercio di Pisa e Livorno, Autorità di bacino del fiume Arno ed Ente Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli), organismo di indirizzo, coordinamento e verifica dell'iter di esecuzione del progetto, per definire i lotti dell'opera che, ricordo, avrà complessivamente un costo di 51 milioni di euro e prevede una serie di interventi per elevare la capacità dello Scolmatore dagli attuali 600 metri cubi al secondo ad una portata di 1200, la realizzazione di una foce armata e l'installazione di una stazione di trattamento fanghi".

Allo stato attuale lo Scolmatore ha una capacità di deflusso assai limitata rispetto ai nominali 1400 m3/s stimati nel progetto originario degli anni ’60; così come confermato a seguito dell’utilizzo nell’evento dello scorso 31 gennaio, tale capacità oggi si aggira tra i 600 ed i 700 m3/s nei tratti più critici di valle.

“L’attività progettuale che la Provincia di Pisa è stata chiamata a svolgere - conclude Pieroni - è finalizzata allo sviluppo delle opere necessarie al ripristino della funzionalità idraulica del Canale Scolmatore, dalla linea di riva (foce) sino al ponte della Strada Statale SS1 Aurelia, con effetti positivi indotti sino all’immissione del Fiume Tora”.

SCHEDA INTERVENTI

Foce armata

E’ prevista la realizzazione di due moli a geometria variabile, studiati per minimizzare la naturale propensione litoranea all’insabbiamento della nuova foce.  Il molo Nord avrà uno sviluppo complessivo di circa 640 m di cui 480 m aggettanti in mare, mentre il molo Sud svilupperà per 635 m complessivi dei quali 470 m verso mare. 

Ricalibratura dell’alveo

Nello stato attuale, il Canale Scolmatore presenta una significativa riduzione della sezione di deflusso, principalmente nel tratto a valle dell’immissione del Fiume Tora, per effetto della quota del fondale, superiore tra 1 e 2 m rispetto al profilo del progetto originario. Il dragaggio dell’alveo sarà condotto per il tratto a valle del ponte della Strada Statale SS1 Aurelia, riducendo i volumi prodotti a circa 600.000 m3 di materiali. La sezione ipotizzata per lo scavo ha una larghezza sul fondo di 40 m e scarpa laterale 5:1 così da risultare stabile anche senza procedere alla realizzazione di difese di sponda. Il materiale dragato sarà inviato, per la disidratazione ed il successivo riutilizzo nell’ambito degli interventi di adeguamento arginale, ad un impianto di trattamento specifico che sarà realizzato in località Stagno.

Manutenzione straordinaria delle arginature

L’analisi delle informazioni topografiche storiche hanno evidenziato un significativo abbassamento dei profili arginali di alcuni tratti sia in destra che in sinistra idrografica, con perdita della loro funzione di contenimento dei livelli di massima piena. Con gli interventi in esame si intende riportare le quote sommitali ai livelli originariamente fissati, procedendo al ripristino delle arginature ancora esistenti mediante un rialzamento delle sommità variabile tra 0,5 e 1,5 m (scotico, gradonatura di ammorsamento, rialzamento e riprofilatura delle scarpate) o procedendo con la totale ricostruzione dei tratti di arginatura che, per le loro ridotte dimensioni originarie (circa 1,0-1,5 m di altezza), risultano ormai inesistenti o non recuperabili. La manutenzione straordinaria delle arginature del Canale Scolmatore sarà accompagna da interventi di adeguamento delle arginature del reticolo affluente nei tratti di rigurgito. I volumi di terreno da utilizzare per gli adeguamenti arginali del Canale Scolmatore proverranno dall’impianto di trattamento.

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