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Cronaca

Sanità: la Toscana punta (ancora) sulla telemedicina

Il servizio già attivo sarà ulteriormente potenziato grazie ai fondi Pnrr

Crescerà in Toscana nei prossimi anni la telemedicina. “Siamo pronti” commenta  l’assessore regionale al Diritto alla salute, Simone Bezzini. “Abbiamo presentato nei mesi scorsi, nei termini e tempi previsti - spiega - il progetto sul portale nazionale dedicato, in modo da poter accedere ai fondi Pnrr e  nell’ultima riunione di giunta abbiamo approvato il Por richiesto da Agenas e Ministero”. 

La Toscana non parte da zero. Dal 2016  se ne fa uso per quanto riguarda ad esempio l’emergenza cardiologica: in caso di sospetto infarto, gli esiti dell’elettrocardiogramma sono trasmessi direttamente dai mezzi di soccorso all’equipe emodinamica di riferimento (circa 15mila l’anno). Sono inoltre già diffusi i teleconsulti tra medici specialisti (più di 12mila l’anno) e poi ci sono le televisite, da quelle diabetologiche alle psichiatriche e psicologiche, dalle coagulopatie alla medicina trasfusionale e anestesiologica: servizi per ottantatre prestazioni sanitarie diverse, circa 100mila televisite di controllo registrate nel 2021.   

“Si tratta di servizi già importanti, ma vogliamo ulteriormente implementare l’offerta - racconta l’assessore - una scelta che ci permetterà di potenziare le cure a domicilio, per meglio rispondere alle caratteristiche demografiche di una regione dove si vive sempre più a lungo ed aumenta il numero degli anziani, che spesso sono anche malati cronici”. Far crescere la telemedicina, attivando nuove postazioni ed investendo ulteriormente sulla tecnologia (e la formazione degli operatori) permetterà dunque di migliorare l’accesso alle cure, con effetti positivi anche sulla sostenibilità del sistema sanitario regionale: ne beneficeranno in particolare i pazienti cronici e i residenti nelle zone rurali, ma non solo. E per farlo, potenziando l’utilizzo della telemedicina nella cura di malattie dove l’impiego è già consolidato, si utilizzeranno per l’appunto i fondi Pnrr.  

Il progetto prevede che in un paio di anni saranno circa 14mila i professionisti del sistema sanitario che avranno un’utenza per svolgere televisite e teleconsulti, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta compresi. Altri mille e quattrocento professionisti saranno abilitati alla teleassistenza e tra sei e settemila le utenze acquistate destinate a medici specialisti. Solo per quanto riguarda i malati cronici potranno essere 275mila i pazienti presi in carico attraverso progetti di telemedicina finanziati con il Pnrr.  

La Toscana ha utilizzato fino ad oggi una propria architettura informatica e sistemi di mercato. Per poter godere dei finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, dovrà ora aderire alla piattaforma nazionale centralizzata di Agenas ed acquistare i prodotti messi a gara nell’ambito del percorso definito a livello nazionale.

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