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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Nobel alla 'Particella di Dio': un riconoscimento che parla anche pisano

Sono oltre 120 i ricercatori provenienti dalla nostra città, formati presso la Scuola Normale di Pisa e la sezione pisana dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, che hanno contribuito al progetto. Tonelli: "Esplosione di gioia"

"Se devo essere sincero, me l'aspettavo, perché negli ultimi giorni avevo capito dai contatti con l'Accademia di Stoccolma che tirava aria di Nobel". È questo il primo commento di Guido Tonelli, docente dell'Università di Pisa e ricercatore dell'INFN, alla notizia del Premio Nobel per la Fisica assegnato a Peter Higgs e Francois Englert. Il professor Tonelli è stato per molti anni a capo del principale esperimento che ha portato alla scoperta della cosiddetta 'particella di Dio', confermando sperimentalmente le intuizioni dei due vincitori.

Al momento dell'annuncio, Guido Tonelli si trovava nella sede del Cern di Ginevra, precisamente nel Building 40, insieme ad altri 300 scienziati di tutto il mondo: "Ai nomi di Higgs e Englert - racconta il professore - c'è stata un'esplosione spontanea di gioia e per trenta minuti abbiamo brindato e ci siamo fatti delle foto con una medaglia Nobel di cioccolato. Poi tutti siamo tornati nelle nostre stanze per lavorare, consapevoli che ognuno di noi aveva contribuito a una scoperta scientifica che resterà nella storia".

Nonostante l'attesa, l'attribuzione del Nobel non era poi così scontata. "Il Comitato di Stoccolma è imprevedibile - dice infatti Tonelli - anche perché il tempo medio per premiare le scoperte è di circa 10 o 15 anni e nel nostro caso è passato solo poco più di un anno. Quelle di oggi (ieri, ndr) sono state un'emozione e una gioia importanti, ma non paragonabili a quelle provate, come scienziato, nel momento della scoperta della particella".

Con più di mille scienziati italiani sui circa diecimila che operano al Cern, di cui moltissimi provengono dall'Università di Pisa, questo Nobel rappresenta anche una vittoria per la ricerca del nostro Paese. "Dal successo di oggi parte un messaggio di speranza - conclude Guido Tonelli - l'Italia può vantare ricercatori che si sono fatti onore in questa scoperta, guadagnandosi il rispetto e l'ammirazione di tutto il mondo. La mia segreta speranza è che ora i governi ne tengano conto".guido tonelli-2

SINDACO. "Il premio Nobel premia di certo anche la scuola pisana di fisica così impegnata negli esperimenti più importanti nelle alte energie e proprio in quelli che hanno confermato le teorie di Higgs e Englert". Così il sindaco di Pisa Marco Filippeschi sull’assegnazione del Premio Nobel per la fisica 2013 ai due studiosi che nel 1964 teorizzarono l’esistenza del bosone, la particella elementare di cui è stata confermata l’esistenza nel 2012 grazie agli esperimenti in cui sono stati coinvolti anche 120 ricercatori pisani. "Siamo grati agli scienziati, ai ricercatori, ai tecnici e ai docenti dell’Infn, dell’Università e della Scuola Normale - ha proseguito il primo cittadino - e siamo molto incoraggiati a promuovere Pisa come città della scienza e della divulgazione scientifica, per attrarre tanti giovani agli studi e l’anno galileiano del 2014 vorremmo dedicarlo proprio a questo sforzo".

REGIONE. "Questo Premio Nobel parla un po' anche toscano". Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana con deleghe anche alla Ricerca, ricorda che "sono stati infatti tanti i ricercatori della nostra regione, in particolare della Università, della Scuola Normale di Pisa e della sezione pisana dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, che hanno contribuito alla scoperta del Bosone di Higgs. Oggi si celebrano giustamente François Englert e Peter W. Higgs, ma qui in Toscana dobbiamo essere orgogliosi del contributo dato da tanti scienziati toscani di nascita o di adozione".
 

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