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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il Premio Pisa Donna 2020-2021 dedicato alla lotta per i diritti umani

Cerimonia in Logge di Banchi per il riconoscimento attribuito a Ebru Tim Tik, Nasrin Sotoudeh e Emanuela Navarretta

Cerimonia di premiazione stamani, sabato 18 settembre, alle Logge dei Banchi per il Premio Pisa Donna edizioni 2020 e 2021. Il Consiglio Cittadino per le Pari Opportunità ha assegnato oggi il Premio per entrambe le edizioni, visto che per il 2020 la cerimonia che non si era potuta svolgere a causa della pandemia.  Il Premio Pisa Donna 2020 è stato assegnato a Ebru TimTik e Nasrin Sotoudeh. Ebru TimTik avvocato e attivista turca per i diritti umani, muore il 28.08.20, dopo 238 giorni di sciopero della fame, per testimoniare la necessità di un 'giusto processo' nel suo paese. Nasrin Sotoudeh, avvocato iraniano, è ancora detenuta nelle carceri iraniane. Il Premio Pisa Donna 2021 è stato assegnato alla Professoressa Emanuela Navarretta, che ha partecipato stamani alla cerimonia.

"L’attenzione dell’assessorato alle Pari Opportunità e del Consiglio Cittadino delle Pari Opportunità - ha dichiarato il vicesindaco di Pisa Raffaella Bonsangue - è sui diritti delle donne e, più in generale, sui diritti umani violati. Il Premio 2020 non l’abbiamo potuto conferire a causa della pandemia. Celebriamo i diritti negati così come testimoniano le due premiate che sono due avvocatesse, la prima è l’avvocato turco Ebru Timtik deceduta per i diritti umani sacrificando la sua vita per dimostrare quanto sia importante non dimenticarsi mai che diritto significa libertà e democrazia. La seconda premiata è l’avvocato Nasrin Sotoudeh, detenuta nelle carceri iraniane per il suo impegno per i diritti delle donne e i diritti civili. Il premio 2021 è stato invece conferito alla professoressa Navarretta, che ha un fortissimo legame con Pisa, dove ha studiato e ha dimostrato le sue eccellenze. Il legame di Pisa con gli atenei è molto forte, particolarmente connesso con il tessuto cittadino ed è per questo che abbiamo pensato di premiare una donna che, attraverso i suoi studi e la sua professionalità, ben rappresenta le eccellenze femminili e le eccellenze della nostra città".

"C’è un filo rosso che lega le storie delle due donne e due avvocatesse - ha spiegato la Presidente del Consiglio Cittadino Pari Opportunità Silvia Silvestri -  alle quali abbiamo deciso di assegnare il premio Donna 2020: la questione dei diritti. Le abbiamo scelte con questo criterio, fra molti altri curricula altrettanto meritevoli. In questo ambito, le due figure che premiamo, testimoniano che ci sono alcune parti del mondo in cui ci sono diritti talmente tanto negati che il rivendicarli si paga ancora con la vita. Sempre nel campo del diritto, ma questa volta non negato ma riconosciuto e preso ad esempio, abbiamo assegnato il Premio Donna 2021 alla Prof.ssa Emanuela Navarretta, una giurista e accademica italiana, nominata Giudice della Corte costituzionale il 9 settembre 2020 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha compiuto un fulgido percorso di formazione universitaria e specialistica e di grande competenza e rilevanza accademica nella nostra città".

"Questo premio - ha spiegato Emanuela Navarretta -  dedicato al pari godimento dei diritti fondamentali è legato all’impegno della città di Pisa che con il prestigio della sua Università e delle sue scuole di eccellenza ha un ruolo centrale, nella formazione, nella ricerca e nella promozione dei valori costituzionali. E' un onore ricevere questo premio insieme alle due avvocatesse premiate per l’edizione 2020 che non si è potuta tenere a causa della pandemia. La crisi Covid-19 ha fatto arretrare di 50 anni il processo di realizzazione della parità effettiva. Mai come oggi assistiamo a vortici di diseguaglianza, di diritti negati anche negli ordinamenti democratici: pensiamo solo al succedersi dei femminicidi in questi ultimi giorni. Tuttavia proprio le difficoltà di questi due anni hanno riportato l’attenzione sulla solidarietà, sui doveri. Non ci sono diritti se non ci sono doveri civili, doveri morali e senso di responsabilità. Abbiamo il dovere di informare a una cultura dell’uguaglianza, il dovere di rimuovere le disuguaglianze economiche che accrescono la discriminazione. L’uguaglianza non è monopolio dei nostri ordinamenti, ma è un diritto globale, di tutti. Questo illumina il senso della scelta meravigliosa fatta dal Comune di Pisa nel dare il premio del 2020 a due colleghe che hanno pagato con la vita una e con la libertà l’altra, la difesa dei diritti".

Le premiate

EBRU TIMTIK. L'avvocata turca Ebru Timtik è deceduta il 28 agosto 2020 in Turchia dopo 238 giorni di sciopero della fame condotto per l'affermazione del giusto processo e la difesa dei diritti umani, civili e delle donne. Nel Settembre 2020 le è stato assegnato a titolo postumo il Premio Internazionale per i diritti dell'uomo. Nel Novembre 2020 Il Consiglio Degli Ordini Forensi d'Europa (CCBE) le assegna in via eccezionale, il Premio per i diritti umani a titolo postumo. Nel 2021 L'Associazione Europea delle Giuriste e dei Giuristi per la Democrazia e i diritti dell’Uomo nel Mondo (EGDU) in onore a Ebru Timtik ha deciso di celebrare ogni anno il 14 giugno la "Giornata Internazionale per un processo equo".

NASRIN SOTOUDEH. L’Avvocata Nasrin Sotoudeh  insignita nel 2018 del Premio Internazionale per i Diritti Umani Ludovic Trarieux e del premio Sacharov nel 2012   conferito dal Parlamento Europeo per la libera manifestazione del pensiero, si trova ristretta in carcere dal 2018 condannata a 38 anni di carcere e 148 frustate per la sua attività professionale in difesa dei diritti delle donne, dei prigionieri politici e contro la pena di morte. L'attività professionale esercitata dall'Avvocata Nasrin Sotoudeh in difesa delle donne, dei diritti umani e della libertà di manifestazione del pensiero viene ritenuta attività criminosa di " collusione contro la sicurezza nazionale", "propaganda contro lo Stato" e " istigazione alla corruzione e alla prostituzione" . Quest'ultima incriminazione le è stata attribuita per aver difeso le donne che rifiutavano di portare il Hijab e per essere Lei stessa comparsa in Tribunale senza il velo.

EMANUELA NAVARRETTA. Emanuela Navarretta è una giurista e accademica italiana, nominata Giudice della Corte costituzionale il 9 settembre 2020 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Emanuela Navarretta è nata a Campobasso il 3 gennaio 1966. Ha vissuto a Roma, dove ha frequentato il Liceo classico Francesco Vivona, fino al 1984, quando ha vinto il concorso nazionale di ammissione alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, dove si è trasferita per frequentare, contemporaneamente al Sant’Anna, il corso di laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi della stessa città. Tra i diversi incarichi accademici, è stata Direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa dal 2016 al 2020 (dopo essere stata Vicedirettrice per due mandati) e, nel 2020, è eletta Direttrice del Dottorato in Scienze giuridiche dell’Università di Pisa, di cui aveva già coordinato per numerosi anni il curriculum privatistico. Nel 2013, è stata relatrice alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati sul progetto di riforma in materia di danno alla persona e nel 2020, fino alla nomina a giudice costituzionale, è stata vicedirettrice vicaria della Scuola Superiore della Magistratura e componente del relativo Comitato direttivo a seguito di nomina da parte del Consiglio Superiore della Magistratura.

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