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Cronaca Pontedera

Ospedali: arriva la presa in carico precoce per ridurre l'attesa in Pronto soccorso

L'Azienda Usl Toscana nord ovest sta attivando i percorsi, con posti letto dedicati, per accogliere i pazienti che sarebbero comunque ricoverati. Il servizio scatta a Pontedera entro l'inizio di aprile

Negli ospedali più grandi dell’Azienda Usl Toscana nord ovest si attivano nuove strutture semplici all’interno delle unità operative complesse di Medicina, con l’obiettivo di ridurre i tempi d’attesa in Pronto soccorso. La presenza di queste nuove strutture è stata sancita in una delibera firmata ieri, 15 marzo, dal direttore generale Maria Letizia Casani. 

"La sezione integrata alla unità operativa complessa (UOC) di Medicina generale - si legge nel testo della delibera - permetterà di coadiuvare la regia delle attività inerenti le specialità della medicina interna nel presidio, realizzando quindi un rafforzamento della direzione specialistica e una miglior gestione delle attività e dei percorsi ospedalieri, in stretta collaborazione con il Pronto soccorso, con la finalità della presa in carico precoce dei pazienti e dell’ottimizzazione della gestione delle urgenze internistiche".

In pratica questo nuovo modello organizzativo vuole dare una risposta al cosiddetto fenomeno del 'boarding' (pazienti in attesa di ricovero), il fattore che più incide sul sovraffollamento in Pronto soccorso. Avere quotidianamente a disposizione un numero preordinato di posti letto per esigenze di ricovero ordinario potrà sicuramente dare sollievo al Pronto soccorso, limitando le difficoltà che interferiscono con il regolare funzionamento del settore dell’emergenza urgenza, ottimizzando l’utilizzo della risorsa posto letto e potenziando l’interfaccia tra Pronto soccorso e gli altri reparti ospedalieri, perché il buon funzionamento di questo percorso è responsabilità complessiva dell’intero ospedale. 

In sostanza, l'obiettivo è avere un canale di presa in carico rapido per quei pazienti che accedono al Pronto soccorso per problematiche di natura internistica o comunque medica specialistica (non chirurgica) che sarebbero in ogni caso ricoverati. Tale modello organizzativo è stato messo in atto negli ospedali di Livorno e Versilia, in cui "si sta già registrando un miglioramento nelle performance e nell’integrazione tra Pronto soccorso e Medicina interna", spiega l'azienda sanitaria. E’ stato anche individuato, in entrambe le realtà, un internista esperto come responsabile della struttura: a Livorno Xavier Rosada e al Versilia Daniele Taccola.

Tra la fine di marzo e l’inizio di aprile il percorso sarà attivo anche negli ospedali di Pontedera, Lucca e Apuane e anche per questi tre presidi verrà bandito entro breve il nuovo incarico per la responsabilità dell’unità operativa semplice.

"L’obiettivo di questa modifica organizzativa - spiega il direttore del dipartimento delle specialità mediche Roberto Andreini - è duplice: accogliere il prima possibile nei letti delle unità operative di Medicina interna i pazienti comunque destinati ad essere ricoverati, riducendo così al minimo l’attesa nei locali del Pronto soccorso e garantire il setting assistenziale adeguato alle patologie internistiche di più elevato impegno coadiuvando gli operatori medici e infermieri del Pronto soccorso nell’appropriatezza e tempestività delle cure. In ognuno dei nostri ospedali maggiori vengono così identificati, all’interno dell’unità operativa di Medicina, 18-20 posti letto dedicati a questa specifica attività. Nelle nuove strutture denominate Unità operative semplici di presa in carico precoce  verranno accolti quindi i pazienti destinati a ricovero da Pronto soccorso e anche i pazienti con patologie con gestione più impegnativa sia clinica che assistenziale".

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