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Cronaca Centro Storico / Largo Griffi Cocco

Burger King, lavoratori in presidio: "Dopo l'hamburger siamo alla frutta"

I dipendenti del locale pisano, gestito dal Gruppo Greco, hanno denunciato con un volantinaggio la loro situazione e promettono ulteriori forme di protesta se non riceveranno gli stipendi arretrati

Privati di un pasto giornaliero a cui hanno diritto gli assunti con contratto di 36 ore, una lotta anche per andare in bagno, invece diventa la normalità essere chiamati all’ultimo momento per entrare in anticipo di mezz’ora sul posto di lavoro. E’ la situazione denunciata dai lavoratori del Burger King di Largo Cocco Griffi che questa mattina, sabato 10 dicembre, hanno effettuato un presidio con volantinaggio proprio davanti al fast food, gestito dal Gruppo Greco, a due passi dalla Torre Pendente. “Le condizioni di lavoro a cui siamo sottoposti si sommano alla ben più grave situazione sul fronte degli stipendi - ci racconta una lavoratrice - alcuni di noi devono avere anche 3-4 mila euro di arretrati, è praticamente da agosto che non riscuotiamo, mentre chi ha deciso di andare via per giusta causa (4-5 persone, ndr) tra ferie, tfr e stipendio arriva anche a dover avere 6mila euro. Sono somme significative che ci servono per vivere. Anche una ragazza che è in maternità non viene pagata. La situazione è pesante”.

Sono 10 i dipendenti attuali del Burger King, impiegati in cassa o in cucina, con contratti in prevalenza part time di 36 o 24 ore a tempo indeterminato. Circa la metà di essi, più qualche altro lavoratore che ora non lavora più nel locale, è intenzionata a portare avanti la lotta contro il Gruppo Greco. “Alcuni di noi arrivano ad avere anche 280 ore tra ferie e permessi non effettuati, perché naturalmente non è mai il momento di andare in ferie - prosegue la lavoratrice - questa mattina mentre distribuivamo i volantini hanno di fatto chiuso a chiave il Burger King con i clienti che mangiavano all’interno, poi ad un certo punto è apparso un cartello alla porta con scritto ‘Chiuso per ferie’. Io la considero un po’ una nostra vittoria, vedremo quando riaprirà. Devono capire che noi vogliamo i nostri soldi altrimenti ci organizzeremo per forme di protesta più consistenti”.

“Ci chiediamo - affermano i Cobas Lavoro Privato che sostengono i lavoratori - come sia possibile che il Gruppo Greco (si parla di stipendi arretrati anche per il parcheggio di via Pietrasantina, ndr) continui ad acquisire appalti quando è dimostrato che le dinamiche sono sempre le stesse: arriva, rileva un'azienda, non paga i lavoratori, non paga i fornitori, non paga gli affitti delle strutture in concessione e fugge. Nonostante l'evidente situazione; le vertenze sindacali, le denunce all'ispettorato del lavoro, le richieste di interessamento da parte della Prefettura non succede nulla e il Gruppo Greco continua ad agire indisturbato”.

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