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Cronaca

Disoccupati e operai di aziende in crisi in presidio: "Ma istituzioni e associazioni dove sono?"

La denuncia arriva dai Comitati di base che non hanno visto la partecipazione sperata al presidio che raccoglieva il grido di aiuto di tante realtà che stanno facendo i conti con il periodo di crisi

Lavoratori ex Crm e di altre situazioni in crisi (cooperative, Donati Laterizi), disoccupati, abitanti del quartiere di S. Ermete dello 'Spazio popolare occupato' si sono dati appuntamento sabato davanti al Comune insieme ai Cobas. Il presidio di disoccupati, lavoratori e inquilini però, denunciano i Comitati di Base, non ha prodotto il coinvolgimento sperato di altre situazioni sociali e aziendali colpite dalla crisi e nemmeno la solidarietà di organizzazioni e associazioni cittadine.

"In questa città - affermano in una nota Sandro Marchi, Fabrizio Terzi, Piero Petrucci,  ex operai Crm, Marcello Pantani di Cobas lavoro privato, Federico Giusti di Cobas Pubblico impiego e Isabella Gentile di Cobas Misericordia - pare che i lavoratori e i disoccupati non facciano più notizia, non ricevendo neppure la solidarietà di chi chiama la città a raccolta per difendere gli 'spazi comuni', ma poi preferisce costruire alleanze con un associazionismo che tiene un piede nelle istituzioni e un piede fuori e guarda con distanza, se non addirittura con sufficienza, i lavoratori e i soggetti socialmente massacrati dalle politiche governative e padronali".

"A Pisa ci si organizza per scendere in piazza il 12 a Roma contro le 'larghe intese' e il marchionismo, peccato che tra i partecipanti ci sia chi, come la Fiom, le 'larghe intese' le pratica ogni giorno - proseguono - concludendo intese nelle aziende che devastano diritti e condizioni di lavoro e annullano, sulla linea del famigerato accordo interconfederale del 31 maggio 2013, la democrazia e la rappresentanza nei luoghi di lavoro".

"A Pisa gli operai e i disoccupati, i bisognosi di casa vanno bene solo quando c'è da chiedere loro il voto, non quando si tratta di difenderli da uno sfratto, o quando è necessario confliggere con aziende e istituzioni per strappare ammortizzartori sociali e reddito, o quando c'è da cavalcare qualche lotta dimenticandosi che i lavoratori lottano per raggiungere risultati concreti e non per inscenare conflitti da operetta - concludono Cobas e ex Operai Crm - e tra pochi giorni i lavoratori della Crm e della Misericordia saranno a casa nel disinteresse generale. Cosa vogliamo fare tutti insieme?".
 

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