"Stop ai licenziamenti e agli appalti al ribasso": i lavoratori scendono in piazza
Al loro fianco sindacati e forze politiche per chiedere il reintegro dei delegati sindacali licenziati
Un presidio in piazza XX Settembre a Pisa sabato 5 febbraio (ore 15) per dire basta ai licenziamenti e agli appalti al ribasso. La mobilitazione vede l'adesione tra gli altri dei Cobas, della Cub, di Una città in comune, passando dai lavoratori della Worsp a quelli della sanità.
"Sul nostro territorio sono tanti gli esempi di speculazioni e appalti a ribasso: AVR, Toscana Aeroporti, Pisamo, AOUP, Pisa Mover, per citare solo quelli più conosciuti - sostengono dal comitato organizzatore - negli ultimi anni il sistema degli appalti in questi settori si è intensificato attraverso gare sempre più a ribasso, con un abbassamento esponenziale dei salari e dei diritti dei lavoratori, esternalizzazioni forzate con maggiore ricatto, frammentazione e disgregazione del corpo dei lavoratori stesso con tutte le conseguenze sindacali e politiche che ben conosciamo. Tutto questo, con la benevolenza delle committenze che si sono spartite, attraverso gli appalti al ribasso, fette di profitti fatte sul sudore dei lavoratori. In questo contesto abbiamo assistito ad un innalzamento importante della repressione contro quei lavoratori e delegati sindacali che non abbassano la testa di fronte a soprusi, intimidazioni e irregolarità di ogni genere. Quando i lavoratori si organizzano, le aziende colpiscono tramite il ricatto, la paura e la repressione, alimentando la guerra tra poveri. I lavoratori degli appalti conoscono bene queste dinamiche che i dirigenti usano per dividere i lavoratori, assunti con contratti da fame e senza diritti di base. In un anno i licenziamenti disciplinari (fonte INPS) sono aumentati del 70% e sono centinaia i casi di cui sappiamo poco o nulla. È ora di dire basta e invertire la rotta".
Tra le richieste del presidio un piano di reinternalizzazione dei servizi in appalto, la costruzione di una rete cittadina dei lavoratori degli appalti e dei solidali, il reintegro immediato dei delegati licenziati illegittimamente, l'organizzazione di attività condivise sul territorio contro le speculazioni lavorative, ambientali e abitative.