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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Coltano

"No alla base: né a Coltano, né altrove": il Movimento No Base in presidio a Pisa e a Coltano

I promotori del 'no' alla nuova base militare nella mattinata di giovedì 12 maggio hanno manifestato contemporaneamente a Coltano e nella capitale

Un doppio presidio, uno a Roma davanti al Ministero della Difesa e uno all'ex centro radar di Coltano, a Pisa, proprio nell'area protetta dove dovrebbe sorgere parte dell'infrastruttura militare da centonovantamilioni di euro, proprio per ribadire la totale opposizione di un territorio e dei suoi abitanti a un progetto che spreca risorse pubbliche nonostante le emergenze in atto (da quella sanitaria, non ancora risolta, alla crisi sociale per arrivare al dissesto idrogeologico), impattando sull'ambiente e su un'intera comunità. Un progetto che ieri ha visto un appello che sottolinea l'opposizione di sessanta tra ricercatrici, ricercatori e docenti dell’area pisana diffuso proprio in occasione dell'incontro istituzionale e dei presidi di oggi. Tra i docenti risultano Adriano Prosperi e Salvatore Settis, già docenti della Scuola Normale Superiore, Liliana Cori e Fabrizio Bianchi del CNR di Pisa, Giuliana Biagioli, presidente dell’Istituto di ricerca sul territorio e l'ambiente 'Leonardo' di Pisa, Enza Pellecchia e Giorgio Gallo, direttrice ed ex direttore del Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace dell’Università di Pisa, Maurizio Iacono, già preside della Facoltà di Lettere e Filosofia e del Sistema Museale di Ateneo.

"Disarmare il territorio, ritirare il DPCM che da il via libera al progetto della nuova base militare a Coltano" è questo il messaggio che il Movimento no base nè a Coltano nè altrove ha fatto rimbalzare questa mattina da Pisa a Roma con cui iniziative in parallello: decine di persone davanti al centro radar a Coltano mentre una delegazione del movimento supportata dalle reti sociali romane durante una conferenza stampa in contemporanea all'incontro istituzionale a cui erano presenti il Ministro Guerini, il presidente della Regione Toscana Giani e il sindaco di Pisa Conti. "Ancora una volta le istituzioni si blindano nelle segrete stanze - sottolinea il movimento - per portare avanti progetti di devastazione del territorio su cui vogliamo essere chiari: per questo non c'è compensazione, spezzettamento, diversa collocazione per noi accettabile. Questa base non s'ha da fare e le risorse vanno riorientate sulle vere emergenze: la sanità, la scuola, il lavoro, il cambiamento climatico, non possiamo permetterci di sprecare centonovanta milioni di euro in un progetto così insostenibile. Per questo oggi, da Pisa a da Roma lanciamo l'appuntamento per una grande mobilitazione nazionale a Pisa per il prossimo 2 giugno".

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