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Cronaca

Sicurezza, sarà presidio alla Questura: "Siamo allo stremo delle forze"

Silp Cgil lancia a Pisa per giovedì la mobilitazione nazionale per il contratto degli operatori. Il sindacato torna a denunciare la carenza di organico

Sarà nuova mobilitazione a Pisa per il sindacato di Polizia Silp Cgil domani, 21 dicembre, presso la Questura. Il contesto della protesta è nazionale, come spiega il Segretario Provinciale Michele Salvadori: "I poliziotti si preparano ad affrontare un periodo natalizio carico di impegni e rischi, l'ennesimo Natale lontano dalle proprie famiglie per garantire la sicurezza dei cittadini mentre il Governo continua a disattendere i propri impegni in materia di rinnovo del contratto di lavoro, vergognosamente fermo da quasi 10 anni. Senza contare la mai cessata allerta terrorismo e la difficile situazione lavorativa che si vive nelle carceri".

Davanti quindi le questura d'Italia, come quella in via Lalli, ci sarà un presidio con volantinaggio per "sensibilizzare il personale in divisa e soprattutto per mandare un forte messaggio al Governo e al Viminale sui grandi temi del contratto e del riordino interno delle carriere, che toccano direttamente la pelle viva dei poliziotti e che incidono sull'efficienza delle prestazioni erogate. E' infatti chiaro che se ad esempio gli straordinari sono mal pagati, ciò si riflette a ricaduta sulla cittadinanza".

In modo particolare in città pesa la questione organico: "Siamo allo stremo delle forze, si riesce a garantire il minimo indispensabile. La specificità di Pisa richiedono  più personale. Tutti parlano sulla questione sicurezza, ma nessuno interviene concretamente. E' necessario garantire a livello locale le risorse per i servizi". La responsabilità è statale e non ci sono segnali incoraggianti: "Per quel che riguarda il contratto il Governo si è dimenticato da luglio delle donne e degli uomini in divisa, non convocando più il tavolo aperto questa estate".

"Pensano - incalza il segretario - di rinunciare alla trattativa e di presentarsi con una proposta al ribasso del tipo prendere o lasciare? Pensano di non garantire un adeguato aumento alla parte fissa della retribuzione, che ormai non consente ai lavoratori in divisa di arrivare a fine mese? Pensano di non incrementare le indennità accessorie cioè gli straordinari, i notturni e i festivi che sono la 'cifra' reale dell'attività di polizia? Noi non possiamo permetterlo. In relazione invece al riordino delle carriere, il Dipartimento della pubblica sicurezza e quello dell'amministrazione penitenziaria devono tenere fede agli impegni presi per migliorare un provvedimento che non ci hai mai convinto e che ad oggi costituisce un'occasione persa per una vera riforma dei ruoli e delle qualifiche, il cui obiettivo deve essere quello di migliorare l'efficienza del sistema, non depauperarlo. Dai mancati adeguamenti stipendiali legati al riordino, alla complessità delle procedure per i concorsi interni, dalle sperequazioni relative ai punteggi inerenti i titoli fino alla perdita di anzianità per alcuni ruoli, sono tantissime le questioni da risolvere. Siamo mobilitati da mesi e la nostra protesta non é destinata a fermarsi. Neppure durante le festività. Il Governo è avvisato". 

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