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Aeroporto di Pisa, presidio e sciopero. Usb: "Vogliamo stabilizzazioni, basta con il precariato"

A Pisa appuntamento di fronte alla Prefettura, in contemporanea alla manifestazione di Firenze, per chiedere soluzioni alle difficili condizioni lavorative di circa 70 operatori dell'aeroporto pisano

Vogliono soluzioni. Per questo l'Unione sindacale di base (Usb) ha indetto uno sciopero per il comparto aeroportuale toscano nella giornata di oggi, giovedì 3 febbraio. Presìdi in contemporanea a Firenze e a Pisa. Qui, di fronte alla Prefettura, la sezione locale della sigla sindacale è scesa in piazza con il sostegno di Potere al Popolo!. "Le ragioni di questo presidio - spiega Paola Marchi dell'Usb Pisa - vanno ricercate nel precariato e nella crisi, amplificata dal Covid, del trasporto aereo italiano. Ci sono troppi contratti a tempo indeterminato per soli 6-7 mesi all'anno, mentre nella restante parte dell'anno non è previsto alcun ammortizzatore o sostegno economico. Solo a Pisa si sta parlando di circa una settantina di lavoratori. Viste le condizioni sempre più persone hanno deciso di lasciare il lavoro, anche dopo 15 anni di impiego specializzato". Per questo la mobilitazione non si ferma e continuerà con una nuova data. "Il prossimo 11 febbraio - dice Cinzia Della Porta dell'Usb Pisa - l'appuntamento sarà di fronte alla Regione. Qui porteremo non solo la vertenza dei part - time verticali degli aeroporti di Pisa e Firenze, ma anche altre problematiche". Sostegno da Potere al Popolo! Pisa nelle parole di Mauro Solida.  

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