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Cronaca

"Università aperte e accessibili": sit in degli studenti in Largo Ciro Menotti

Il presidio 'Fateci spazio' segue le denunce sulla carenza di infrastrutture acuita dalla pandemia. Una serie di proposte consegnate al ministro Maria Cristina Messa

Più che un ritorno alla normalità, dopo la pandemia, gli studenti universitari del presidio in Largo Ciro Menotti chiedono una nuova normalità, fatta di aule per lo studio e di centri aggregativi, per superare definitivamente la didattica a distanza. L'iniziativa di protesta 'Fateci spazio', svoltasi oggi 18 ottobre, vuole "rimettere al centro delle politiche nazionali l'Università, intesa proprio come concetto", ha spiegato al sit in Angelica Chidichimo, di SinistraPer. "Se ne parla sempre troppo poco - ha aggiunto - e lo si vede anche a Pisa, dove durante le chiusure della pandemia niente è stato fatto per superare gli storici problemi di carenza di strutture. Gli spazi fisici per lo studio e i momenti di aggregazione sono un elemento imprescindibile della vita universitaria, contribuiscono in modo determinante alla formazione ed alla crescita della collettività".

Insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Pisa per l'inaugurazione dell'anno accademico, c'era il Ministro dell'università e della ricerca Maria Cristina Messa. A lei è stato inoltrato il documento 'Dieci anni dalla riforma Gelmini - Proposte per una riforma del sistema universitario italiano' redatto da SinistraPer e Link Coordinamento Universitario. Mattarella, nel suo discorso, ha anche fatto cenno alle istanze degli studenti pisani, fatte presenti nel ricevimento ristretto dal presidente del Consiglio degli studenti Giovanni Passalacqua.

Nel suo discorso Giovanni ha ricordato che "guardando alla nostra Pisa, sono due anni che non viene rinnovata la convenzione trasporti urbani per la popolazione studentesca, ed è l'unica città universitaria i cui canoni di locazione durante la pandemia sono addirittura aumentati. A livello nazionale la contribuzione universitaria continua ad essere tra le più alte d'Europa e continua ad esistere la figura dell'idoneo non beneficiario, ossia chi pur avendone diritto, non riceve una borsa di studio e un posto alloggio per insufficienza di fondi". Ha poi concluso che "oggi più che mai è necessario superare le logiche competitive, puntando ad un'università pubblica, gratuita, inclusiva e di massa, per riconoscere l'importanza fondamentale della cultura, che soltanto tramite la formazione accademica può essere diffusa all'intera società".

Durante il presidio c'è stato un breve faccia a faccia con i manifestanti 'no green pass', che verso le 12 sono passati proprio davanti Largo Ciro Menotti. Da questi gli inviti ad alzarsi, ad agire e partecipare al corteo; alcuni studenti, in risposta hanno mostrato i loro green pass. "Abbiamo scopi diversi - hanno spiegato dal presidio - crediamo che il green pass crei delle discriminazioni e siamo contrari, ma siamo favorevoli alla vaccinazione, anzi chiediamo che siano potenziati gli hub vaccinali per gli studenti e si spinga per la gratuità dei tamponi". 

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