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Cronaca

Pochi agenti, preparazione scarsa e caschi marci: tanti problemi per la Polizia

Una situazione che tocca da vicino anche il pisano, così come denunciato dal segretario provinciale del SAP Maurizio Stilli. "I poliziotti vogliono solo essere messi in grado di poter garantire la sicurezza della brava gente" ha detto

Carenze di organico, attrezzature inadeguate con caschi marci, armi vecchie anche di 40 anni o poco meno, giubbetti antiproiettile scaduti, auto non efficienti, divise insufficienti, deficit di addestramento con preparazione specifica antiterrorismo per un numero ridottissimo di operatori mentre per gli altri solo con un corso teorico di poche ore, lo sfacelo di molte strutture in cui alloggia e opera il personale e la mancata fornitura di strumenti come spray antiaggressione e videocamere che possono evitare tragedie e calvari giudiziari. Una situazione al collasso che lo scorso 21 gennaio ha portato il segretario generale del SAP Gianni Tonelli a iniziare uno sciopero della fame rivolgendo un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella "perché intervenga per ripristinare i regolari principi di uno stato di diritto e perché i cittadini possano conoscere la reale situazione delle forze di Polizia deputate al loro soccorso e protezione".

Venerdì mattina il Sindacato Autonomo di Polizia di Pisa, con il suo segretario provinciale Maurizio Stilli, ha distribuito ai poliziotti e a tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine della città, presso la Caserma Mameli, le cartoline dirette al presidente Mattarella affinchè intervenga. Il SAP ha spiegato anche agli operatori pisani il perchè della protesta del sindacalista Tonelli.
"Le denunce pubbliche del SAP - spiega Stilli - hanno prodotto una violenta reazione del Ministero che ha sottoposto i suoi dirigenti a procedimenti disciplinari, sospensioni dal servizio e deferimenti all'Autorità Giudiziaria. Il 21 gennaio il segretario generale Gianni Tonelli ha pubblicamente dimostrato che quanto rivelato dal Sindacato Autonomo agli organi d'informazione risponde a pura verità mentre i provvedimenti punitivi presi dai vertici del Ministero dell'Interno – Dipartimento della P.S. e della Questura di Roma sono viziati da motivazioni false".
Da qui la richiesta di intervento al Capo dello Stato e l'inizio dello sciopero della fame.

"I poliziotti di questa città, come tutti i poliziotti italiani - afferma il segretario provinciale del SAP Pisa Stilli - vogliono solo essere messi in grado di poter garantire la sicurezza della brava gente, ma il loro servizio viene sempre più pregiudicato da pesanti tagli di bilancio e politiche inefficaci che dimostrano ogni anno di più ed ogni anno in modo più grave, quanto poco gli amministratori pubblici tengano in considerazione la sicurezza dei cittadini".

                 

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