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Cronaca Castelfranco di Sotto

Procedure green per la lavorazione delle pelli: 'Future white' di Dermacolor a Dubai

L'azienda di Castelfranco di Sotto presenta alla fiera internazionale di Aplf il sistema sviluppato in 25 anni di lavoro

E' il punto di partenza per ottenere una pelle biodegradabile e compostabile. Ma è anche la soluzione più ecologica per immagazzinare le pelli e renderle non più deperibili senza bisogno di ricorrere a cromo, glutaraldeide e altre sostanze chimiche aggressive. E' il sistema di preconcia 'Future white', messo a punto dall’azienda Dermacolor di Castelfranco di Sotto, nato per le concerie che vogliono produrre pellami all’insegna della circolarità, offrendo loro il percorso e la soluzione da seguire per ottenere le certificazioni di biodegradabilità in acqua e compost. Un sistema pensato per rivoluzionare i passaggi preliminari della lavorazione conciaria, eliminando i principali fattori di rischio per l’ambiente e creando i presupposti per garantire la circolarità delle pelli.

Dermacolor ha presentato la novità pochi giorni fa nella vetrina internazionale di Aplf, la fiera di settore che si è svolta dal 30 marzo al 1 aprile ripartita dopo lo stop dettato dalla pandemia e trasferita per la prima volta da Hong Kong a Dubai, confermandosi come evento di riferimento del mondo conciario per i Paesi dell’Asia centrale e dell’Estremo Oriente.

Radicata nel distretto conciario toscano e rappresentata nei principali distretti mondiali, Dermacolor è specializzata nella produzione di prodotti chimici per la concia e la lavorazione del pellame. Prodotti messi a punto nei laboratori dell’azienda, che si pone come punto di riferimento per le concerie chiamate ad affrontare la sfida della sostenibilità. Nasce da qui l’idea della preconcia 'Future white': un preconciante bianco, vale a dire esente da cromo, ma allo stesso tempo una 'preconcia del futuro', perché riesce a fare a meno anche di glutaraldeide, sali di fosfonio, composti triazinici e altri metalli.

Innumerevoli i vantaggi, a cominciare dalla possibilità di stabilizzare le pelli (rendendole indeperibili), per poi selezionarle e immagazzinarle per diversi anni senza bisogno di conciarle con cromo, altri metalli o sostanze chimiche aggressive,spiegano dall'azienda. "In questo modo - illustra Andrea Meucci (alla guida di Dermacolor insieme a Valentina Palagini) - si ottiene un pellame esente da metalli e biodegradabile in acque reflue e compost, che può essere immagazzinato per un tempo lunghissimo oppure essiccato e poi rinverdito senza l’ausilio di agenti sbagnanti chimici". Un sistema versatile, partendo dal quale le concerie possono ottenere tutti i tipi di pellame, da quello vegetale a quello metal-free fino al classico cromo. "Ma con una differenza fondamentale - sottolinea Meucci - che il cromo non entra mai nel ciclo di lavoro fino alla fase di riconcia. Di conseguenza, tutte le lavorazioni precedenti produrranno scarti, croste, ritagli e rasature prive di cromo e biodegradabili: rifiuti dal basso impatto ambientale che potranno essere trattati e recuperati in maniera ecologica".

Una soluzione ecocompatibile e versatile, che coniuga le esigenze produttive delle aziende con la sostenibilità, creando da un lato i presupposti per un prodotto finito che risulti interamente circolare e dall’altro eliminando delle prime fase di lavorazione metalli e agenti chimici nocivi. "Future white è un sistema a cui lavoriamo da 25 anni - conclude Meucci - non si tratta dunque di una soluzione sperimentale: i nostri utenti possono contare su uno studio e su un percorso validato da rispettare".

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