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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Profughi in via della Faggiola, la Caritas: "Favorevoli, non riceviamo compensi"

Appoggia la decisione dell'accoglienza in città la Caritas di Pisa, per una città che "scommette sull'inclusione". Dalla gestione dell'accoglienza nessun ente ecclesiale riceve contributi assicura l'istituzione, che anzi rilancia l'offerta di aiuto

Il direttore della Caritas diocesana di Pisa Don Emanuele Morelli interviene sull'accoglienza di 25 profughi nell'ex convento di via della Faggiola: "Nessuna istituzione ecclesiale percepisce contributi economici per l'intervento, di cui, comunque, condividiamo lo spirito e che, se adeguatamente supportato, può diventare 'progetto modello' di una città che accetta la sfida dell'inclusione di chi fugge fa guerra e disperazione".

Spiega infatti la Caritas che "l'Arcidiocesi di Pisa non è proprietaria dell'ex convento in cui sono accolti i profughi, dato che la struttura appartiene alla Curia generalizia dei frati predicatori domenicani. Si sottolinea che, comunque, nessun organismo o istituzione ecclesiale riceverà contributi economici per l'accoglienza dei 25 profughi: i domenicani, infatti, hanno messo l'immobile a disposizione delle Croce Rossa in comodato gratuito".

"Con questa precisazione - prosegue la nota - si vuole solo fornire una corretta informazione alla cittadinanza e non certo prendere le distanze da un percorso cui guardiamo con interesse e apprezzamento, in primo luogo perché come Chiesa non possiamo che essere al fianco di chi fugge da situazioni di guerra e povertà e poi perché riteniamo che accogliere 25 profughi nel cuore del centro storico piuttosto che alla periferia sia un segno, insieme concreto e simbolico, di una città che scommette sull'inclusione e non sull'esclusione, a patto ovviamente di assicurare al percorso d'accoglienza un accompagnamento costante e competente".

Mano tesa per fornire il proprio aiuto. "Se ritenuto opportuno e utile da chi è incaricato della gestione mettiamo fin da ora disposizione del progetto in modo totalmente gratuito le nostre competenze e capacità, le stesse con le quali quotidianamente proviamo a dare risposta ai bisogni fondamentali di tanti cittadini che bussano alla nostra porta poiché trovano gran parte delle altre chiuse".

Nel 2014 si è trattato di oltre 1.600 persone seguite dai Centri d'Ascolto e più 900 dalla Cittadella della Solidarietà, la struttura del Cep che assicura sostegno agli indigenti che vivono in città. "Sono sia italiani che stranieri - conclude la Caristas - ma sono tutti poveri e vivono a Pisa nel territorio limitrofo e per noi non c'è alternativa nel cercarle di accompagnarli e provare ad aiutarli a rimettersi in piedi".

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