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Cronaca Ospedaletto

Lavorare gratis, lo Stadio di Pisa su 'Repubblica': giovani tutt'altro che "Choosy"

In un articolo di 'Repubblica' si denuncia la situazione di giovani laureati, a cui viene proposto lavoro gratis con il solo vantaggio di aggiungere esperienza al curriculum. Il caso più eclatante è quello del nuovo stadio pisano

Vi ricordate l'entusiasmo iniziale con cui si è parlato del nuovo stadio a Pisa? Il progetto dovrebbe prendere vita nei terreni di Ospedaletto, coordinato dall'architetto Luigi Zavanella, il progettista del bellissimo Juventus Stadium. Da gennaio è stato programmato anche un corso di formazione professionale della durata di sei mesi (finirà a giugno), in cui sono stati chiamati a raccolta un centinaio di geometri, per dare forma e spessore alle proprie idee che poi porteranno alla nascita dello stadio.

Bene fin qui tutto liscio, se non fosse per un articolo del 9 aprile apparso su 'Repubblica', in cui viene spiegato a chiare lettere come le idee di questi giovani geometri, al lavoro per il nuovo stadio pisano, vengano regalate senza mezzi termini. Più chiaramente si legge che l'Associazione Geosport (geometri sportivi), dallo scorso 19 gennaio fornisce formazione, secondo bando del Comune di Pisa, ai 150 giovani prescelti incassando una quota di iscrizione ai corsi pari a 600 euro ciascuno, iva esclusa. In cattedra lo stesso architetto Zavanella.

"Non solo i geometri forniranno il lavoro di base per la costruzione del nuovo stadio - scrivono su 'Repubblica' -  ma dovranno versare all'associazione organizzatrice, un privato senza fini di lucro, 90mila euro. Pagano per progettare lo stadio di un'archistar per un club di Prima divisione, che è comunque società per azioni. Se si iscrivono allo stage, e poi non possono partecipare, devono versare tutto e zitti. La Geosport ha fatto sapere di essere riuscita a recuperare stanze nello stesso hotel dove soggiorna il Pisa calcio durante i ritiri: così i geometri stagisti pagheranno anche 75 euro una doppia più 20 euro per la cena fissa di venerdì. E che ringrazino per l'opportunità".

Nell'articolo si parla anche di altri casi analoghi in molte altre città italiane come Parma, Bologna, Battipaglia, Catania, Reggio Calabria etc..Nessuna distinzione tra Nord e Sud dello Stivale quando si tratta di 'sfruttamento' lavorativo. Dopo che si leggono certe cose non rimane molto altro da dire, se non che forse è poco appropriato chiamare 'lavoro' ciò che si fa gratis. Fatto sta che l'ultima novità per molti giovani sembra proprio quella di lavorare senza essere retribuiti, l'unico vantaggio consiste solo nel poter millantare un'esperienza in più nel proprio curriculum. Chissà se questi ragazzi si sentiranno "Choosy", ovvero  una generazione di 'schizzinosi', incontentabili ed esigenti come li ha definiti il ministro Elsa Fornero.

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