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Cronaca

Lavoratori degli autolavaggi, nuova denuncia: "Sanzioni disciplinari per aver scioperato"

Sono state emesse ai danni degli ex lavoratori Gb ora in Dmh contestazioni disciplinari che gli interessati impugneranno alla Direzione del Lavoro: "Sono pressioni per farci smettere di lottare"

Sanzioni disciplinari come risposta alle proteste, un modo per "fare pressione per farci smettere di lottare". E' questa la nuova denuncia che i lavoratori degli autolavaggi dell'indotto Avis hanno lanciato stamani, 12 maggio, in una conferenza stampa nell'area autonoleggi dell'aeroporto di Pisa.

Va avanti ormai da mesi la protesta per il reintegro di 5 colleghi ex Gb rimasti esclusi dal nuovo contratto di appalto, insieme alla richiesta di migliori condizioni di lavoro e di contratto per i 10 entrati nella nuova impresa gestrice, la Dmh srl. Il fronte di scontro adesso si apre proprio con quest'ultima, dopo alcune avvisaglie già annunciate lo scorso aprile circa turni di lavoro più pesanti per gli assorbiti.

"Su 10 lavoratori di noi - spiegano i lavoratori - in 6 abbiamo ricevuto almeno una contestazione disciplinare. In 3 ne hanno avuta una sola, per gli altri 3, guarda caso i più attivi nelle proteste, sono arrivate rispettivamente 4, 3 e 2 contestazioni. Alcune di queste sono su aspetti organizzativi, mentre altre addirittura contestano l'assenza ingiustificata dal lavoro in giorni di sciopero. Sono contestazioni illegittime: il diritto allo sciopero è tutelato, ed inoltre il datore di lavoro qua è privato e per un servizio non essenziale. Impugneremo tutte le contestazioni al Dipartimento Territoriale del Lavoro".

Non c'è ancora stato un confronto fra la direzione dell'azienda ed i manifestanti: "Dopo le prime contestazioni, che chiedono giustificazioni per iscritto entro 5 giorni, abbiamo chiesto un incontro verbale, come le norme consentono, in modo da poter incontrare faccia a faccia i dirigenti di Roma. L'appuntamento era fissato per ieri con due lavoratori. Un'ora prima ci hanno comunicato che da Roma non sarebbero venuti e che avremmo dovuto incontrare il responsabile operativo di Pisa, lo stesso che ha firmato le nostre contestazioni, sarebbe poi stato lui a riportare le nostre risposte all'azienda. Palesemente non ha alcun senso, lui è parte stessa del problema e dovrebbe essere presente un responsabile del personale. Non abbiamo accettato".

La situazione sarà con ogni probabilità rappresentata ancora una volta al Prefetto. "E' in corso di definizione una data per l'incontro. Le discriminazioni ai nostri danni sono all'ordine del giorno, toccano a noi i carichi di lavoro più pesanti. Sperano di farci desistere, ormai è palese, ma non succederà".

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