Case popolari, gli attivisti protestano: tafferugli con la Polizia
Le forze dell'ordine si sono schierate a protezione dell'ingresso di Palazzo Gambacorti
Tensione nel pomeriggio di oggi, giovedì 15 dicembre, davanti a Palazzo Gambacorti dove, come annunciato ieri, si sono riuniti una quarantina di attivisti del Comitato Sant'Ermete per portare all'attenzione del Consiglio Comunale (proprio oggi riunito in seduta) la situazione delle case popolari.
L'intenzione dei membri del Comitato era quello di salire, almeno con una rappresentanza, in Sala Regia, ma a presidiare l'ingresso hanno trovato la Polizia in tenuta antisommossa. C'è stato qualche spintone e tafferuglio con le forze dell'ordine, poi sono stati lanciati cori al grido di "Vergogna, siete i picchiatori del Pd".
Da tempo i residenti dei quartieri popolari chiedono investimenti per le periferie e denunciano le condizioni fatiscenti delle case in cui vivono.
Alla fine una delegazione è stata ascoltata dal presidente del Consiglio Comunale Ranieri Del Torto.
L'amministrazione comunale ha sottolineato l'intenzione di terminare i sopralluoghi di Apes, valutare la situazione e incontrare i residenti a gennaio. I manifestanti però non sono soddisfatti dalla risposta del Comune ("continua a rimandare mentre noi siamo in emergenza") e hanno deciso di proseguire la lotta: domani mattina, venerdì, si svolgerà un presidio per sostenere una famiglia sfrattata.
Intanto durante la seduta del Consiglio Comunale la mozione sull'esonero dall'affitto (la discussione era fortemente voluta dal Comitato) non è stata affrontata.
