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Cronaca

Protesta per le case popolari e gli sfratti: "Da oggi Sant'Ermete rinasce, via all'autorecupero"

Corteo a Pisa del comitato di quartiere e attivisti dei movimenti. Annunciata la "presa in consegna dei blocchi di alloggi popolari tenuti disabitati dal comune"

"Non possiamo più rimanere con le mani in mano". Si è svolta dal pomeriggio di ieri, 16 dicembre, la manifestazione lanciata nei giorni scorsi dal cartello di movimenti 'Assemblea cittadina Case subito!'. Centinaia di persone hanno sfilato in città ribadendo ancora una volta la necessità di intervenire con decisione da parte delle istituzioni sull'emergenza abitativa, seguendo quanto denunciato anche nel Consiglio comunale speciale sul tema dello scorso novembre. In prima linea il comitato di Sant'Ermete, che ha anche annunciato l'avvio dei propri progetti di autorecupero presso le vecchie abitazioni del quartiere, uno dei punti della riqualificazione della zona sempre richiesto dai movimenti ma mai realisticamente preso in considerazione dalle amministrazioni locali. 

"Dall'8 novembre il Consiglio comunale all'unanimità - ricorda il comitato - ha chiesto alla Prefettura la sospensione degli sfratti per morosità incolpevole. Ma nessuna risposta istituzionale ha bloccato la violenza su intere famiglie e minori costrette a lasciare alloggi dove vivono da anni. L'amministrazione comunale non ha fatto alcuna pressione né sollecito per fare rispettare il voto del consiglio. Il governo Meloni nella manovra di bilancio ha deciso di cancellare gli aiuti all'affitto ed i finanziamenti della morosità incolpevole. Pisa è stata nominata capitale degli sfratti nel 2021, e lo scenario all'orizzonte è l'aumento dell'espulsione per intere fasce di popolazione dalla stabilità abitativa".

"L'ultimo sfratto del 2022 - ricorda Sant'Ermete - sarà il 23 dicembre, il primo del 2023 il 9 gennaio. Il Comune di Pisa ha attualmente 182 persone alloggiate in affittacamere, tra cui 71 bambine e bambini, ma zero alloggi di risulta da distribuire a chi è in graduatoria di emergenza e di mobilità: l'Apes lascia 170 alloggi popolari vuoti, anziché assegnarli ai nuclei presenti nelle graduatorie. I lavori di manutenzione straordinaria sono stati finanziati solo per 37 appartamenti e saranno pronti non prima di aprile, nel periodo di piena campagna elettorale: non basteranno e soprattutto arriveranno troppo tardi".

Con la protesta di ieri è partita una nuova fase della mobilitazione. Il comitato infatti annuncia che "la manifestazione per il diritto alla casa è terminata prendendo in consegna interi stabili lasciati da comune e Apes abbandonati da anni. Famiglie sotto sfratto, anziani, giovani coppie, persone costrette a dormire in macchina o in condizioni precarie, assieme a tante e tanti solidali del quartiere di Sant'Ermete hanno deciso di iniziare i lavori di autorecupero e di sistemazione degli alloggi per renderli abitabili. Lo spreco degli alloggi non è più tollerabile".

"Sistemeremo una ad una queste case - è la conclusione - fino a che le istituzioni non si decideranno ad assegnarle. Con questa petizione chiediamo alle istituzioni competenti di attivarsi immediatamente per approvare il progetto di autorecupero dei 40 alloggi in Sant'Ermete e di sospendere la forza pubblica agli sfratti".

Autorecupero striscione 16 dicembre 2022

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