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Cronaca

Test Invalsi, presidio dei Giovani Comunisti: "Un attacco alla scuola pubblica"

Il Fronte della Gioventù Comunista ha portato avanti per tutta la settimana una battaglia fatta di presidi, manifestazioni e assemblee per esprimere il proprio dissenso contro i test. L'obiettivo è la consegna in bianco delle prove

Fumogeni, volantini e uno striscione a grandi lettere "DIFENDI LA SCUOLA PUBBLICA, NO INVALSI". Questa è stata l'accoglienza riservata agli studenti dell'istituto tecnico 'Pacinotti' di Pisa da parte dei militanti del Fronte della Gioventù Comunista, che questa mattina hanno presidiato l'ingresso della scuola per invitare gli studenti a boicottare le prove che saranno somministrate a tutti gli allievi del secondo anno il 16 maggio.

"I test Invalsi - spiega Andrea Costantino Levote, segretario pisano - sono figli della cultura nozionistica dei quiz, che non lascia alcuno spazio ad una comprensione critica. Gli studenti vengono spinti a scegliere tra risposte prestabilite non inquadrabili in un contesto complessivo, sacrificando del tutto l'apprendimento dei concetti in favore di quello delle nozioni. Ma soprattutto, questi test costituiscono la base per l'introduzione di un sistema di finanziamento delle scuole pubbliche in base al merito anziché alle reali necessità, che trascinerebbe scuole e docenti in una competizione nell'omologare l'insegnamento al sistema dei quiz, per ottenere i finanziamenti. Infatti già nel 2011 fu stanziato sperimentalmente un premio per le scuole più alte in graduatoria, che ammontava ad un massimo di 70.000 euro ad istituto. Questi test costituiscono uno dei più grandi attacchi alla scuola pubblica, che viene divisa sempre più nettamente in scuole di serie A e di serie B, mentre dietro l'artificio retorico del merito si nasconde il classismo".  "La nostra organizzazione sta portando avanti una campagna nazionale mirata, per impedire all'Invalsi di stilare una classifica, tramite la consegna in bianco delle prove - continua Levote - l'azione di oggi ha una valenza simbolica e chiude una settimana di lotta che ha visto i nostri militanti impegnati in presidi, manifestazioni e assemblee fuori e dentro le scuole di tutta Pisa per promuovere il boicottaggio di questi test da parte degli studenti, in difesa della scuola pubblica".

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