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Cronaca

Protesta infermieri: l'Aoup replica su premi di produttività e avanzamenti di carriera

In una nota l'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana chiarisce alcuni punti della vicenda

Sulla denuncia del sindacato Nursind, che nei giorni scorsi aveva evidenziato la situazione degli infermieri pisani, minacciando lo stato di agitazione per il blocco al premio produttività e per le carenze di organico con conseguenti ferie non fruite e ore di straordinario, replica l'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana.

Infermieri sul piede di guerra: "Pronti allo stato di agitazione"

"Per prima cosa, occorre segnalare che l’Azienda nel corso del 2018 ha provveduto e sta provvedendo già a pagare parte della componente variabile dello stipendio legata ai risultati 2017 (cosiddetti incentivi), attraverso il meccanismo degli acconti - affermano dall'Aoup - non è pertanto vero che non ci sono state e non ci sono risorse per il pagamento degli incentivi. Il mancato pagamento riguarda esclusivamente l’eventuale conguaglio collegato anche al rispetto dell’equilibrio economico a livello aziendale e regionale (c.d. '1% del monte salari'). Tale componente, essendo certa solo al termine dei percorsi di validazione sui tavoli ministeriali, tuttora in corso, non può al momento essere elargita ma lo potrà eventualmente essere solo al completamento dei percorsi sopra esposti. È altresì bene precisare che tali risorse non sono, in questa fase, legittimamente attingibili da nessun’altra fonte del bilancio aziendale".

"In relazione al mancato pagamento dei cosiddetti 'passaggi di fascia' (avanzamenti di carriera) - proseguono dall'Azienda ospedaliera - si specifica che non si registra alcun 'buco', ma semplicemente la mancanza di risorse sufficienti a finanziare ulteriori avanzamenti di carriera rispetto a quelli concordati con le organizzazione sindacali e finanziati nel 2017 che, è doveroso ricordare, hanno riguardato oltre il 70% dei lavoratori. Tale finanziamento è stato peraltro possibile in accordo con le organizzazioni sindacali stesse, attingendo anche a risorse dedicate al pagamento degli incentivi e degli straordinari di cui, nell’articolo, si lamenta la carenza. Il parallelo riferimento ad una carenza di risorse per incentivi per la produttività - che in realtà sono stati e continuano ad essere pagati - e passaggi di carriera appare pertanto non corretto".

"Infine - proseguono - riguardo al presunto 'debito' di 'circa 4 milioni di euro', l’informazione circa le sue componenti, come pure le modalità di determinazione del dato, non trovano riscontro". "In ogni caso - concludono dall'Aoup - su questi temi c’è un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali tuttora aperto, anche in attesa degli sviluppi che emergeranno in sede regionale e nazionale".

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